Per 43 anni di vita mi sono rasato ogni mattina, non facendo mai crescere la barba, anzi con orgoglio a 14 anni avevo già rasoio e pennello in mano.
Poi l’estate scorsa prima di partire per sei settimane di vacanza, poiché non avevo mai fatto tante ferie insieme e soprattutto non so se avrei avuto nuovamente la possibilità, decisi che per tutto il periodo della vacanza non mi sarei rasato. Il risultato? A parte la “mamma” che non ama la mia barba, ho personalmente scoperto che il “mondo” femminile e non solo, si è accorto di me. Così al rientro dalle vacanze, entrai nell’ufficio postale e la solita impiegata, che non mi riconobbe, fece un sorriso che prima non era mai stato fatto. Oppure in un social network ricevetti e ancora ora ricevo, messaggi privati da chi sino a 6 settimane prima, non sapeva neppure della tua esistenza o semplicemente qualche “vecchia” conoscenza che non si era mai dimostrata interessata a te, si fa avanti dicendoti “ma dove eri nascosto sinora?”. Non parliamo poi delle persone che non ti riconoscono, neppure per strada, o peggio in una chat: come è accaduto con l’ultimo ex fidanzato che con una naturalezza mi scrive “Ciao, mi chiamo Marco e tu?”. La barba inevitabilmente cambia i connotati del volto, d’altronde mio nonno da buon siciliano mi continua a chiedere “ma vuoi fare una rapina, con questa barba??” Guardate le due immagini della mia persona e traete voi le conclusioni.
Colto da questo successo personale che diciamo va a pari passo con la comodità al mattino di non doversi alzare quei 10 minuti prima e con il risparmio economico di lamette, schiuma e dopobarba, ho deciso di partecipare ad un evento dedicato ai “barbuti”:Be A Beard Dialoghi della Barba. Organizzato da Serra&Fonseca, il brand di profumeria creato da Giovanna Zucconi, l’evento ha coinvolto parecchi ospiti: Linus, Samuel dei Subsonica, Sergio Colantuoni, Simone Marchetti, Marino Niola, Giovanni Gastel, Flavio Caroli, Giuseppe Lopizzo&Simone Bortolami, Michele Serra e Franco Curletto.
Due ore iniziate con le note di “Casa Vianello” in omaggio ai due grandi comici attori Sandra e Raimondo e alla fatidica frase “che noia che barba” pronunciata da Sandra, proseguite con parecchie interviste, dove comprendi che non è più corretto dire “faccio crescere” la barba, ma “indosso” la barba. Proprio come un vestito, un sorriso di circostanza, un cappotto. Comprendi che se è vero che è una moda e come afferma una cara amica “quando gli uomini si taglieranno la barba, scoprirete con quanti brutti siete andate a letto” , è pur vero che differenti sono le ragioni alla base di indossare una barba: possono essere politiche, religiose, di praticità o semplicemente per dimostrare qualche anno in più e quindi maggiore credibilità verso un datore di lavoro. Un mondo a sé dove la cura inizia dal pettinare e nutrire la barba, dal regolarla in modo meticoloso al fine di valorizzare gli zigomi oppure nascondere un doppio mento. Mi soffermo al tavolo e ascolto i dialoghi tra cultori e appassionati davanti alla gamma di prodotti Be A Beard che sono veramente tanti: dal Profumo solido per barba, all’Olio per barba, dal Sapone in mousse (senza risciacquo) allo Shampoo e balsamo idratante per barba e per finire Balsamo e Pasta modellante Balsamo modellante. Si tratta di prodotti dove si incrociano i profumi del burro di karitè con gli olii naturali e preziosi come jojoba, macadamia e avocado. Dove il loro compito è quello di ammorbidire, idratare e rendere lucente la barba in tutte le sue lunghezze e forme, dalla più soffice alla più ispida.
Adesso non mi resta che convincere la “mamma” o almeno provarci.