Era uno degli obiettivi di sergio Marchionne sin dall’inizio del suo insediamento: far rinascere il marchio Alfa ROmeo con il vero spirito di granturismo sportiva.
La strada è stata lunga e non facile, soprattutto a fronte di una forte concorrenza, in primis tedesca. Con tali premesse abbiamo deciso di provare la media compatta, che rappresenta al meglio il passaggio dal vecchio al nuovo: Alfa Romeo Giulietta.Sorella minore di Giulia, è stata oggetto di un leggero restyling che l’ha resa ancora più attraente senza stravolgerne le linee che tanto sono piaciute alla clientela. Il test non poteva che aver per oggetto a nostro giudizio l’accoppiata motore-cambio più equilibrata per un’auto del suo segmento: in cuore 1.600 cc multijet, con 120 cv di potenza, 195 km/h di velocità di punta e il nuovo cambio automatico a doppia frizione TCT. Un mix perfetto tra potenza, brio, consumi e diciamolo anche nel prezzo. Ad una vettura così sportiva e di successo, non potevamo che abbinare una caravan altrettanto sportiva e di successo come la Knaus Sport&Fun 480 QL. Innovativa nella pianta interna e adatta alla coppia dinamica, che grazie al garage sottostante il letto anteriore potrà trovare molto spazio per attrezzature sportive e per il tempo libero. Il peso a vuoto di 1060 kg in marcia che si sposta con i 1300 kg di massa trainabile dell’Alfa.
Su strada: 1000 km di puro divertimento
Esteticamente la nuova Giulietta rende omaggio alla nuova arrivata Giulia, con piccole ma significative modifiche: muso con il “baffo” rosso, carbon look nei fari e la famosa calandra Alfa che perde le barrette orizzontali e guadagna la griglia a nido d’ape. Nuovo logo del Biscione e nuovo lettering per il nome, che si sposta a destra sul portellone. Visto che non è stata stravolta, si ritrovano gli stessi ingombri del precedente modello: lunghezza di 435 centimetri, larghezza di 180 centimetri, altezza di 147 centimetri e passo di 2,63 metri. A bordo rassicura la maturità del progetto, perché nonostante sia sul mercato già da qualche anno, gli interni di Giulietta sono ancora oggi uno dei punti di riferimento in quanto a sportività, comodità e visibilità. La plancia è moderna e molto piacevole nella linea, sviluppata orizzontalmente e decorata con un inserto orizzontale in grigio scuro (con due differenti finiture a seconda delle versioni). Il volante non cambia, fatta eccezione per il logo Alfa Romeo (adesso monocromatico, in nero ed argento) e per il fondo tagliato sulle versioni Veloce.
La grafica della strumentazione è stata rivista ed in luogo della precedente illuminazione rossa, troviamo un bianco molto pulito ed elegante. Non generosissima come numero di vani a disposizione, si compensa con l’ampiezza di quello sottoplancia, nel bracciolo e nel fianchetto porta. Restando in tema di spazio, il vano di carico ha una capienza minima di 350 litri, che salgono fino a 1.045 litri abbattendo gli schienali posteriori. L’abitabilità di Giulietta è piacevole e tutti i comandi sono ben leggibili, intuitivi e pratici grazie al nuovo sistema di infotainment U-connect, chicca di questo restyling . Si apprezzano molto le plastiche sia quelle della plancia che hanno un trattamento superficiale di finitura tale da non riflettere, sia quelle delle porte che al tatto offrono una percezioni di robustezza. Alcuni dettagli come il rivestimento del vano bagagli, le guarnizioni delle portiere, l’ordine e isolamento del vano motore, sono addirittura da livello ben superiore ad un media con un prezzo di 25.000 euro e stranamente si scontrano con le guide dei sedili parzialmente scoperte o le sbavature delle maniglie con cui si regolano in altezza i due sedili anteriori.
La conferma di aver intrapreso la strada giusta per la rinascita del marchio Alfa, arriva proprio quando si gira la chiave di avviamento. Prima di provarla con la caravan a seguito abbiamo percorso circa 500 km “liberi”, utilizzato con prevalenza la modalità Dynamic, dove predomina la sportività. Qui l’ottima disposizione del telaio e dello sterzo, che rimangono due punti di riferimento per qualsiasi concorrente, esaltano il divertimento alla giuda. Piatta senza essere scomoda, gira con precisione nei tornati del Col di Tenda (Cn) durante la prova. La scalata è veloce, mentre il TCT impedisce di sollecitare eccessivamente il motore e Esp, sempre inserito, ti ricorda che sei alla giuda di una berlina da famiglia. E’ innegabile che il meglio di Giulietta sia nel misto: l’auto risulta molto stabile con un assetto non troppo rigido e una spinta davvero notevole. Briosa e divertente da guidare con entrate in curva che sebbene sollecitate non scalfiscono la traiettoria imposta. Lo sterzo trasmette una sensazione di solidità e utilizzando il cambio automatico in modalità sequenziale si può sfruttare al massimo la qualità del TCT che risponde in maniera efficace sia sulle marce alte che in scalata. Il cambio a doppia frizione consente di innestare la marcia successiva mentre la precedente è ancora selezionata ed è decisamente un vantaggio sia per la velocità di cambiata e al tempo stesso un grosso comfort di guida senza strappi senza perdite di potenza in cambiata e perdite di coppia, quindi con un effetto finale di guida molto fluida con cambiate molto veloci.
E cosa succede quando si aggancia la Knaus Sport&Fun? Tutto si trasforma in un’inaspettata riserva di potenza nelle situazioni di pericolo o di emergenza. Così davanti ad un improvviso colpo di vento all’uscita di una galleria, basta premere un soffio il pedale e tutto torna nella normalità. Il cambio automatico garantisce sempre il miglior rapporto di per trainare e cosa da non sottovalutare la possibilità di variare tre tipi di assetti alla guida. Si chiama D.N.A., acronimo inglese per Dynamic Normal All Weather , ed è il sistema ti consente al guidatore di modificare il comportamento della vettura attraverso un manettino. Con la caravan al seguito diventa molto utile nelle situazioni di scarsa aderenza oppure quando si deve richiedere maggiore potenza.
Basta premere il selettore in una delle tre modalità di funzionamento e l’auto da il meglio: Normal (situazioni di guida normale, in cui si prediligono i consumi), Dynamic (impostazione più sportiva) e All Weather (letteralmente ogni condizione atmosferica, indica le situazioni con fondo a bassa aderenza). Il sistema agisce sulla risposta del motore, sulla taratura dell’impianto frenante e sulla servoassistenza, ma anche sul livello di intervento dei dispositivi elettronici (ABS e controllo di stabilità), sul cambio e attraverso la funzione Pre-Fill che attiva preventivamente l’impianto frenante nelle situazioni di emergenza.
Un ultimo cenno va fatto ai consumi, che senza Knaus Sport &Fun si attestano a oltre 20 km con il litro i carburante nel misto, mentre scendono a poco più di 11 con il rimorchio al seguito.