Liberi.Di viaggiare, di fermarsi a piacere, di mangiare dove e cosa si vuole, di cambiare programmi senza prenotare, senza dover rendere conto a nessuno, senza pagare penali in caso di imprevisti.
Fare vacanze in camper, caravan e anche in tenda è tutto questo, con un plus in più: portarsi tutta la famiglia con un costo ragionevole. O meglio tutto dipende da come si vuole “fare campeggio” e con quale mezzo. Ecco quindi come si spiegano le ultime rilevazioni Istat rapportate ai dati forniti dalla Banca d’Italia, alla nutrita comunità di oltre 800.000 camperisti veri, si aggiungono circa 3 milioni di italiani che hanno provato questa tipologia di viaggio “itinerante”. Ma camperisti si nasce o si diventa? Entrambe le cose. Può essere questione di “DNA” ovvero una passione trasmessa dai genitori (come nel caso di chi vi sta scrivendo) oppure una desiderio “adulto”. Il primo passo da fare per capire se la vita da camperisti fa al proprio caso è procurarsi il camper ovvero farselo prestare da un amico oppure noleggiarlo e basta consultare internet sui motori di ricerca (www.noleggiareuncamper.com) e contattare uno o più operatori. E i prezzi? La quota giornaliera a persona di solito è più bassa di quello che si pagherebbe in un albergo. Naturalmente il prezzo varia in base ai servizi acquistati e al periodo di noleggio: l’alta stagione (Agosto, ponti, Natale, Capodanno) costa fino al 50 per cento in più del resto dell’anno. La tariffa poi varia in funzione del modello e dei posti letto e gli eventuali accessori richiesti che vanno dai kit bagno (carta igienica, liquidi disgreganti, etc.) ai kit letto (lenzuola, cuscini, piumini, etc.) e ai kit cucina (piatti, bicchieri, pentole, etc) fino a biciclette, tavoli con sedie, inverter, navigatori satellitari e seggiolini per bambini. Quindi per un full-optional i prezzi variano da circa 90/100 euro al giorno per un camper di piccole dimensioni con km limitati in bassa stagione fino 200 euro e oltre per camper grandi in alta stagione. Sin qui la spesa iniziale, ma la vera sorpresa è dopo. A meno di volersi fermare in un campeggio, non vi sono altre spese aggiuntive, in quanto il camper può essere lasciato in tutti i parcheggi, a eccezione di dove siano esposti divieti per ragioni di sicurezza. Inoltre, se il camper appoggia a terra le sole ruote e nient’altro, è consentito anche dormire nei parcheggi. In alternativa ci sono le aree di sosta attrezzate, alcune dotate di acqua, illuminazione e servizi. Tra l’altro viaggiando con il camper si può portare al seguito il proprio amico a quattrozampe senza alcun problema. Se poi la prova-camper convince si può poi acquistarne uno: usato o nuovo. Nel primo caso con circa 15.000 euro si può trovare un mansardato di fascia medio-alta di metà anni 90′, oppure puntare su qualcosa di meno pretenzioso ma più recente. La spesa minima per l’acquisto di un camper nuovo da immatricolare parte da circa 34.000 euro e può arrivare anche a 200.000 per le versioni superlusso e super accessoriate.
I dieci perché del Camper:
Ho raggruppato quelli che per me sono i dieci motivi principali, del perché scegliere il camper come vacanza.
- Permette di cambiare itinerario, meta e numero di pernottamenti a piacere. Anche all’ultimo momento.
- Family-friendly. La vacanza in camper permette di consolidare il rapporto tra genitori e figli, favorisce il dialogo e giova al rapporto tra i coniugi.
- Conveniente. Complice la crisi e senza dover rinunciare alle vacanze, il viaggio in camper aiuta a ridurre i costi del soggiorno.
- Adatto sia alle brevi escursioni, ma anche per vacanze e “ponti” più lunghi.
- Ogni giorno di viaggio è un’avventura. I cambiamenti sono sempre possibili perché in camper si porta dal costume da bagno alla giacca a vento.
- Il camper offre la possibilità di realizzare viaggi anche lunghi nel massimo comfort: senza spese di pernottamento, riducendo il lavoro di trasportare e fare-disfare le valigie, apprezzando le dotazioni di bordo che rendono il veicolo autosufficiente, come la toilette, la cucina, la possibilità di riposare.
- La vacanza all’aria aperta consente alle persone di non isolarsi e di fare nuove conoscenze.
- In tutti i sensi, perché la bici a seguito diventa un motivo per non impigrirsi, ma anche per rilassarsi nel verde allontanando stress e tensioni. Lo stile d’abbigliamento casual aiuta e anche la cucina di casa è spesso più sana e meno pesante.
- Sul camper a tutti viene affidato un compito e questo lo rende uno strumento ideale per la formazione dei figli, che vengono coinvolti e responsabilizzati.
- Il camper permette di trasportare attrezzature anche voluminose disponendo sul luogo di vacanza di tutto quanto serve o di quanto ci fa piacere avere per viverla a fondo.
Tutti veri i vantaggi elencati, ma il costo iniziale, comunque elevato, suggerisce l’acquisto solo a chi sa di poter disporre di molto tempo libero. Inoltre, è necessario che almeno un membro dell’equipaggio sappia fare un po’di tutto: ovviamente ottimo pilota, ma anche meccanico, elettricista ecc.,perché gli inconvenienti di ogni tipo (che rovinano la festa) sono sempre dietro l’angolo, e non solo con mezzi vecchi. Infine, bisogna valutare le proprie capacità di adattamento, perché se si è costretti a rinunciare a certi confort (uno per tutti, il condizionatore nella parte abitativa), la vita nel camper può essere dura.
D’altronde, il vecchio adagio dice a che servono i soldi se non si ha il tempo di spenderli?