Uno dei motivi per cui amo la vacanza in campeggio a differenza di altre soluzioni, è la capacità di socializzare come di isolarsi.
Questa mattina ho aperto la porta del camper e di fronte c’erano tre identiche piccole tende. Mi sono venuti subito in mente i tre porcellini, i tre moschettieri…Qui Quo e Qua, ma non vedevo la 313 di Paperino. Così a fine giornata ho visto due ragazze che giocavano a carte, mi sono avvicinato e ho chiesto di fotografare le tre tende. Erano troppo buffe messe in fila tutte e uguali. Non c’è voluto molto per iniziare a conoscersi. E’ così che succede in campeggio: un saluto, un sorriso, uno scambio di cortesia e la natura vera dell’uomo emerge. Quella che ti permette di essere ancora fiducioso verso il genere umano. Scopro che sono 3 ragazze e 3 ragazzi partiti da Piacenza con una barca e navigando il Po sono arrivati sino al Delta del Po, approdando al Porto Barricata e quindi al Villaggio Barricata.
Si avete letto bene, 6 ragazzi, con 3 tende, materassini, coperte e tanta voglia di vacanza. Altro che last-minute, alberghi cinque stelle, aerei e posti “esotici”. Altro che “non so dove andare in vacanza perchè ho pochi soldi”. Nulla di tutto ciò, ma solo l’amicizia che li unisce, il loro capitano condottiero e una piccola barca. Talmente piccola che non ci stanno neppure un paio di bici pieghevoli. Ma in fondo loro non hanno bisogno di altro che un mazzo di carte per divertirsi.
Navigano il più lungo fiume del nostro Bel Paese, osservando i cartelli, le secche e affrontando anche qualche imprevisto. Fanno due tappe tra cui Ferrara prima di arrivare al Delta del Po per poi ripercorrere il fiume passando dalla parte di Goro e risalendo sino a Piacenza. Questo è puro spirito di avventura!