Ci sono automobili che per vocazione, sono amiche della famiglia. Tre station wagon che non tradiscono mai. Nemmeno dal benzinaio.
Prima di tutto nel bagagliaio ci carichi passeggino, giochi, bicicletta, sci, la borsa della palestra e la spesa senza alcun problema. Quando metti mano al portafoglio, sia all’acquisto, sia durante l’uso (dall’assicuratore o dal meccanico) “non piangi” e il benzinaio lo vedi solo alle feste comandate. In più riescono ad essere belle esteticamente, pratiche nei tessuti e plastiche interne, a prova di “pedate” e “pappette” dei bimbi e quando ci agganci la caravan riesci ad avere anche una buona riserva di potenza. Certo non aspettarti un’auto sportiva o di immagine, piuttosto un auto che acquisti perché hai deciso di mettere la testa a posto. Con queste premesse, ho provato su strada tre station di classe media che hanno un prezzo di acquisto tra i 20.000 e 25.000 euro a seconda delle versioni. Ne è nato un confronto dove a primeggiare non è una in assoluto, ma ognuna ha un suo perché per farsi amare.
Peugeot 308 SW 1.6 BlueHDi 120 CV Allure
Ingombri: (Lungh./Largh./Alt.) 459/180/147 cm
Massa rimorchiabile 1.300 kg
Bagagliaio: 610/1.660 litri
Consumo medio rilevato (percorso misto) 24 km con un litro di carburante
Più lunga di 34 cm rispetto alla berlina, offre parecchio spazio all’interno a cominciare dal vano bagagli ampio e regolare nella forma. Possiede una capacità di 610 litri (incluso il vano di 54 litri sotto il piano di carico), che diventano 1660 rinunciando ai posti dietro (mentre se occorre stivare solo gli sci c’è la botola passante). La plancia è ben rifinita e realizzata con materiali di qualità. Bello e scenografico lo schermo a sfioramento di 9,7 pollici dal quale si controllano molti servizi di bordo. Certo occorre essere un po’ tecnologici perchè ad esempio per regolare la temperatura e i flussi si deve accedere al menu del display a sfioramento. L’oggetto della prova è stato l’allestimento Allure che può essere ulteriormente arricchito con accessori quali il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori (integrabile con sistema di parcheggio assistito e retrocamera) o il pacchetto di “aiuti elettronici” Driver Assistance. Su strada si apprezza molto il comportamento della vettura: stabilità rassicurante, confort piacevole e sterzo pronto e preciso. Indispensabili nell’uso quotidiano i sensori di parcheggio posteriori.
Seat Leon ST 1.6 TDI 115 CV Style
Ingombri: (Lungh./Largh./Alt.) 455/182/145 cm
Massa rimorchiabile: 1.500 kg
Bagagliaio: 587/1.470 litri
Consumo medio rilevato (percorso misto) 21 km con un litro di carburante
Sono 28 centimetri in più rispetto alla berlina dalla quale deriva. La Seat Leon ST è una wagon dal sapore sportivo non solo per quanto riguarda l’estetica, ma anche nel comportamento stradale: le sospensioni sono più rigide rispetto alle concorrenti. L’abitacolo dal design classico è realizzato con buoni materiali (plastiche e assemblaggi) ed è comodo per quattro adulti, il quinto sta un po’ strettino. All’altezza di una vera wagon, il baule: capace di 587 litri (1470 ripiegando lo schienale frazionato asimmetricamente e provvisto di botola passante per gli sci). L’allestimento “base”, che è stato l’oggetto del mio test, chi chiama Style ed è già piuttosto ricco come dotazione di serie. Include, fra l’altro, il “clima” automatico bizona, il bracciolo centrale con portaoggetti e la regolazione lombare del sedile di guida. Su strada mi sarei aspettato un confort acustico maggiore. L’insonorizzazione ad andatura autostradale non è all’altezza delle due rivali. In particolar modo si sentono il rotolamento delle gomme e alla rumorosità del motore in accelerazione.
Fiat Tipo Wagon 1.6 mjtd 120cv Lounge
Ingombri: (Lungh./Largh./Alt.) 457/179/151 cm
Consumo medio rilevato (percorso misto) 25 km con un litro di carburante
Massa rimorchiabile: 1300 kg
E’ la più giovane del confronto e quindi realizzata cercando di raccogliere in meglio dalla concorrenza. Leggermente più lunga della sorelle hatchback e della 5 porte, vanta un vano di carico da primato: 550 litri con la soluzione Magic-Cargo space che ne massimizza la flessibilità di utilizzo. Internamente lo spazio è abbondante in particolar modo ai posti posteriori, sia in senso verticale (grazie alla forma del padiglione) sia alla lunghezza disponibile per le gambe, che è degna di modelli di segmento superiore. Su strada la versione Station Wagon conferma le qualità emerse durante la prova della berlina. Le dotazioni di Tipo Station Wagon sono appaganti sia per il guidatore che per i passeggeri, come il sistema Uconnect 7 HD LIVEcontouch con un utilizzo del tutto simile a quello dei moderni tablet. Di serie sull’auto ho trovato ESC e Hill Holder, monitoraggio pressione pneumatici TPMS, sensori di parcheggio posteriori e fendinebbia, condizionatore manuale, alzacristalli elettrici anteriori, specchietti retrovisori sbrinabili a regolazione elettrica, sedile posteriore sdoppiato 60/40, oltre al sistema di infotainment Uconnect da 5 pollici con radio, lettore mp3, ingressi AUX e USB e interfaccia Bluetooth con controllo vocale e comandi al volante. Personalmente suggerirei il Safety Plus (350 euro), con il cruise control adattativo e il sistema di frenata automatica Su strada il propulsore si dimostra molto vivace, piacevole sin dai regimi più bassi, merito del turbocompressore a geometria variabile e mette a disposizione una coppia davvero ‘importante’ (320 Nm già a 1.750 giri). Quest’ultima caratteristica, l’incorona sul podio come motrice per caravan, rispetto alle sue concorrenti.
pensavo di trovare un articolo “almeno ecologico” e invece si parla SEMPRE di auto Diesel! Si parla di “famigliare” ma non sono vere SW. Se ne trovano più piccole + ecologiche e quadrate!