Spesso mi viene chiesto: quanto costa mantenere un camper. Sicuramente come tutte le passioni, ha un costo, ma qualche attenzione e il coraggio di fare scelte controcorrente, aiutano a diminuire i costi e a volte a trarne anche un vantaggio. La prima cosa è capire se siamo pronti a usare un camper al posto dell’auto, quindi non andare oltre sei metri di lunghezza e vivere la comodità/scomodità tutti i giorni di un camper su strada. Ciò significa fare la spesa, andare in palestra, portare i bambini a scuola, andare dal medico, a cena con amici, tutto con il camper. Per poi scoprire, che in realtà tutto questo di può fare lo stesso, con pregi e difetti. Si impara a usare i mezzi pubblici se si abita in grandi città, a usare servizi di car-sharing, la bicicletta anche se piove e l’auto diventa un ricordo . Sin qua, è una questione di possibilità e volontà di scelte personali oltre al risparmio del costo di un doppio veicolo: vendo l’auto e uso solo il camper. Nella realtà esistono altre piccole attenzioni molto più semplici da fare, per ridurre il costo del viaggio e la manutenzione. Accorgimenti che permettono di trovarsi in tasca qualche euro in più per le vacanze o per comprarsi l’accessorio desiderato.
- minor peso = minor consumo. Partendo da questa equazione, ogni oggetto, attrezzatura e liquidi devo no essere ridotti. Si avete capito bene, anche i liquidi. Il serbatoio dell’acqua se non è necessario non riempiamolo sino al limite di 100 litri, tanto all’arrivo c’è l’area attrezzata dove far rifornimento di acqua. Quando avete 30/40 litri sono più che sufficienti. Stesso discorso in dispensa: evitiamo scorte come se partissimo per il Sahara, perché la pasta, l’acqua e i generi di prima necessità si trovano nelle destinazioni di un weekend.
- Il gavone/garage è come dicevano i latini, il rifugio “peccatorum” del camper: metti tutto li tanto c’è spazio. Così al 3 di luglio, ti dimentichi di avere gli scarponi da sci, o al 10 dicembre scopri di avere ancora l’ombrellone da spiaggia. Io vi consiglio di seguire la massima “tutto ciò che non usi da un’anno, vuol dire che non è necessario: quindi lascialo a casa”.
- La spesa più significativa in una gita in camper è il gasolio e l’autostrada. Per abbattere questo costo ci viene in aiuto la piattaforma di www.blablacar.it . Si condivide il viaggio con altre persone che hanno la tua stessa destinazione: in questo modo si conoscono nuove persone, si creano opportunità lavorative, si apre la mente verso nuove idee e nascono nuove amicizie. Il tutto senza annoiarsi in viaggio e abbattendo il costo sino al 70%.
- Oblò, spoiler e box: può sembrare una stupidaggine, ma ogni appendice esterna che crea attrito genera un aumento dei consumi. Quindi gli oblò e gli spoiler vanno chiusi e se proprio non è necessario il box sul tetto evitiamolo per un weekend.
- L’ultimo consiglio è diretto a noi ometti che ci sediamo alla guida e pensiamo che il camper sia uguale all’auto che usiamo tutti i giorni. Ci sono molte differenze che ve ne parlerò prossimamente, ma con riferimento al risparmio, considerate che il camper per quando veloce e rapido non raggiunge i livelli di un’auto sia nelle accelerazioni sia nella ripresa. Il camper ha un motore di un veicolo commerciale, che lavora anche ai bassi numeri di giri, quindi per ridurre i consumi evitate di tirare le marce, siate dolci nelle accelerazioni e nell’uso del cambio. Se poi volete abbattere i consumi in modo ulteriore, un esperimento fatelo con un pieno di gasolio rispettando i limiti e velocità. Ci scommetto una pizza che risparmierete almeno il 10%.
L’articolo non fa una grinza.. E’ la pura e sacrosanta verità.
grazie 😉
Vero tutto….comunque io vivo in camper su un 8,5 metri….ho due bici e per il resto mezzi pubblici o a piedi. Sono andata persino all’ospedale col camper mio marito è rimasto fuori tre giorni parcheggiati ad aspettarmi….tutto si può fare.