Correva l’anno 2003 quando decisi di vendere l’auto e di non volerne più acquistare nessuna. Avrei destinato i soldi che riuscivo a risparmiare, all’acquisto della casa e poi del camper.
Da quel giorno la bicicletta è stata il mio unico mezzo di trasporto, per recarmi al lavoro, al cinema, in palestra, a cena da amici, a far la spesa, in vacanza e persino ad aiutare in un trasloco. Ho percorso strade statali nelle campagne emiliane, sentieri nei boschi e vissuto città come Roma, Milano, Torino, Genova e Napoli. I prossimi sette punti sono un semplice consiglio per pedalare in modo più sicuro e per evitare spiacevoli situazioni. Premesso che i marciapiedi non sono piste ciclabili e che attraversando sulle strisce pedonali in sella, non si ha il diritto di precedenza, sta al buon senso di ognuno di noi, capire in quale contesto si sta pedalando. In tutti i casi, caschetto indossato e qualche consiglio per una buona pedalata
- Il marciapiede: se pedalate sul marciapiede (anche se vietato espressamente), fatelo nella parte esterna, per intenderci verso la strada. Questo perchè in caso un pedone esca all’improvviso da un portone o da un negozio, voi abbiate in tempo di frenare.
- Campanello si o campanello no? il dilemma, sta proprio nel buon senso di ognuno di noi, pedoni o ciclisti. A volte se si suona diventa motivo di discussioni, se non si suona il pedone si sente spaventato. Io nel dubbio ho imparato a suonare e non ha “scampanellare” a centinaia di metri di distanza
- Attraversamento incrocio: normalmente con l’auto vi posizionate in centro incrocio (qualcuno non ha ben presente dove sia, ma questo è un altro discorso). In bicicletta evitatelo, perchè siete sicuramente oggetto di intralcio, oltre a rischiare la doppia “falciatura”. Proseguite diritti sino al semaforo e poi attraversate come i pedoni in modo perpendicolare alla strada che state percorrendo
- Corsie Autobus: ci sono alcune città (Bologna ad esempio) che permettono di utilizzare le corsie degli autobus come piste ciclabili. In questo caso non tutti gli autisti sono così lungimiranti da capire che l’andatura della bicicletta è più lenta, ma costante a differenza dell’autobus che è veloce a tratti. Quindi superate l’autobus, ma pedalate velocemente in modo da distanziarlo di almeno una fermata.
- Zaino o borse? Per quanto comodo lo zaino è una fonte per sudare sulla schiena e per muoversi non così facilmente in una situazione di emergenza: ad esempio se si scivola per una buca o per i binari del tram in città. Il mio consiglio sono le borse, ovviamente caricate in modo equo, senza far sbilanciare la bicicletta
- I binari del tram: sono un vero incubo, come i cubetti di porfido ( a Roma li chiamano “san pietrini”) per noi ciclisti urbani. Il consiglio è evitare le strade con i binari nelle giornate di pioggia e comunque gomme larghe e mani sul manubrio ben salde!
- Infine alcuni oggetti indispensabili per una buona pedalata che sia per andare al lavoro o per una scampagnata: una giacca impermeabile antivento, un cappellino, un kit foratura, due luci, una confezione di cerotti/garze e una scatola di salviette umidificate. Ah si! Dimenticavo, per le fanciulle che non vogliono rinunciare ai tacchi, mettere un paio di sane “Superga” nella borsa, perchè i tacchi stanno bene ovunque meno che in sella.