Ragionier Ugo Fantocci! Ma scusi il nome è Fantozzi. Ok Pupazzi, venghi qui!
Per chi ha superato i 40 (come il sottoscritto) conosce bene tutta la saga dei film interpretati da Paolo Villaggio nel ruolo del “Ragionier Fantozzi“, ma forse a ben pensare non c’è un italiano che non lo conosca. Già, perchè nella sua ironia ha raccontato, messo a nudo tutta la realtà di un lavoratore dipendente, di un marito che ama la sua consorte, ma è affascinato dalla sua collega prorompente, delle partite di calcio tra colleghi che hanno il sapore più di una forzatura che di piacere e di mille altre sfumature della vita quotidiana compresa la “nuvoletta” di sfortuna. In una parola quella “gabbia” che per anni ho vissuto e visto nella mia vita precedente. Autobus superpieni presi di corsa al mattino, corse per timbrare il cartellino, capi arroganti, cene di Natale con colleghe che si trasformano in ballerine di lapdance. Insomma tutta la saga di Fantozzi…compresa la signorina Silvani. La classica “vamp” non bella magari, ma che si atteggia a diva sensuale. E poi…poi la Bianchina, piccola e snob auto italiana, che grazie a lui è diventata un’icona e un simbolo di ironia. Ma in tutto questo c’è un Fantozzi che io amo ricordare di più ed è quello in campeggio. In quell’immagine c’è tutto il simbolo dell’Italia: mare, vacanze, auto, spiaggia e quell’immancabile tocco di classe dei “pantoloni ascellari” che almeno una volta nella vita li abbiamo indossati tutti.