Era una delle località più amate dalla Regina Margherita di Savoia e merita di visitare il suo borgo storico. Seguitemi
Margherita di Savoia amò talmente tanto Bordighera, gli abitanti e il clima che dal 1880 sino alla sua morte il 4 gennaio 1926, decise di stabilire la propria residenza invernale e primaverile. D’altronde le montagne poste alle sue spalle provocano in presenza di venti settentrionali (fenomeno che si verifica durante l’inverno) un effetto che rende la stagione fredda molto mite (la media giornaliera delle temperature di gennaio è prossima ai +10 °C) e, durante l’estate, fresche e vivaci brezze marine attenuano la calura, che comunque raramente è eccessiva (media giornaliera nei mesi di luglio e agosto di circa +24 °C). Ma c’è un altro piccolo tesoro da conoscere, il suo borgo storico che Edmondo de Amicis descrisse cosi: “Poche case ammucchiate sopra un’altura che formano un labirinto di vicoli in salita e discesa, dove spira l’uggia della fortezza antica eretta in difesa dei Saraceni “. Un pittoresco borgo fortificato, a forma di pentagono irregolare, che conserva tutto il suo fascino. Cinto da robuste mura tardo medievali rinforzate a metà del ‘500, al borgo si accede attraverso tre porte. A Mezzogiorno la secentesca Porta del Capo, o Nuova. A Oriente la Porta Soprana, o della Maddalena, aperta nel 1780. A Occidente, la Porta Sottana, costruita nel 1470, all’epoca della fondazione della città, e rifatta in epoca barocca sovrastata dallo stemma (genovese) di San Giorgio. Perdetevi nella fitta trama di vicoli e piazzette, distribuiti intorno alle due vie principali: la Via Lunga e la Via Dritta. Osservate le case che per maggior parte, sono collegate da archi di sostegno, in memoria di un pauroso terremoto che nel 1887 scosse la città. Poi scivolate sino al porto che è l’ultimo approdo sulla costa italiana e godetevi il tramonto sul mare.
Per sostare in camper, vi consiglio l’area attrezzata Camper Park Nervia: trovate tutti i servizi per la sosta (wifi, bagni con acqua calda, carico e scarico, energia elettrica e ristorante). L’area dista a 300 mt dal mare e dalla spiaggia libera. Consiglio: portate la bicicletta perchè davanti all’ingresso dell’area c’è la nuova pista ciclabile di 10 km che collega Caporosso al pittoresco borgo di Dolceacqua