I giardini botanici di Hambury, sono una sosta assolutamente da non perdere se visitate Bordighera (IM). Scoprite la storia e la bellezza del luogo.
I giardini botanici di Villa Hanbury sorgono sul promontorio “la Mortola” a Ventimiglia. Iniziati nel 1867 con passione dal viaggiatore inglese sir Thomas Hanbury, che dopo aver fatto fortuna come esportatore di the a Shanghai, decise di stabilirsi sulla costa ligure. Oggi a mio parere, sono oggi uno degli giardini più belli del nostro Paese. Sir Thomas, acquistò in prima battuta il palazzo dei marchesi Orengo di Ventimiglia e poi successivamente i terreni circostanti. Su questi realizzò uno giardino con specie botaniche raccolte in ogni parte del mondo. Per sviluppare il progetto si fece aiutare oltre che dal fratello Daniel, anche da diversi esperti botanici e da una manovalanza di giardinieri stabilitisi nelle vicinanze. Nel 1907 quando morì sir Thomas , il figlio Cecil e la nuora Lady Dorothy portarono avanti l’opera fino alla secondo conflitto mondiale, quando la villa e tutto il giardino, dovettero essere abbandonati. Durante la seconda guerra mondiale i Giardini infatti furono occupati prima dalle truppe italiane, poi da quelle tedesche e subirono gravissimi danni sino al 1944 quando la proprietà venne bombardata e saccheggiata. Soltanto nell’anno successivo Dorothy iniziò l’opera di ricostruzione, supportata dal secondo marito il reverendo Rutven Forbes. Ma l’opera risultò superiore alle forze economiche e Dorothy per tutelare la proprietà da probabili speculazioni domandò l’aiuto del IX Congresso internazionale di Botanica, tenutosi a Montreal nel 1959. Il Congresso si fece portavoce presso lo Stato Italiano dello stato di degrado dei Giardini e del loro immenso valore culturale, auspicandone l’acquisto, che avrebbe reso l’area pubblica, tutelata e mantenuta nelle sue finalità scientifiche. La vendita allo Stato Italiano avvenne nel 1960. I successivi anni segnarono un periodo di riorganizzazione dei Giardini e di nuovi interventi volti a ristrutturare la proprietà sino a oggi che sono il frutto di due fasi di realizzazione: nella prima, dovuta a Thomas, dove prevale il gusto del collezionismo e dello studio di piante esotiche e nella seconda, che possiamo attribuire a Cecil e Dorothy Hanbury, dove viene valorizzato l’aspetto estetico della proprietà. La villa rimane il cuore della proprietà, ovvero l’elemento predominante del podere che è visibile anche dall’esterno. E’ stato mantenuto il muro difensivo verso il mare e i muri di sostegno della proprietà e anche i percorsi preesistenti sono mantenuti, come la Via Julia Augusta, l’antica strada romana dalla quale si accedeva alla proprietà prima della costruzione della strada napoleonica. All’interno troviamo, la Topia è uno dei punti più spettacolari dei giardini in cui il pergolato è ornato da una collezione di piante rampicanti, il Vallone che è la parte più selvaggia dei giardini con diverse specie di pini, cisti, alaterno e lecci e infine una festa per gli occhi e un tripudio per l’olfatto tra le numerose collezioni, di Acacia, Citrus, Agave, Aloe, Rosa, Salvia oltre al Giardino dei Profumi e il Frutteto Esotico. Per visitarla ci vuole almeno mezza giornata e ovviamente il periodo migliore è da Marzo a Ottobre.
Per sostare il camper, vi consiglio l’area attrezzata Camper Park Nervia: trovate tutti i servizi per la sosta (wifi, bagni con acqua calda, carico e scarico, energia elettrica e ristorante). L’area dista a 300 mt dal mare e dalla spiaggia libera. Consiglio: portate la bicicletta perchè davanti all’ingresso dell’area c’è la nuova pista ciclabile di 10 km che collega Caporosso al pittoresco borgo di Dolceacqua
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