Almeno una volta ogni tre mesi, mi trovo a usare il traghetto per brevi o lunghe tratte. Dieci piccole regole da tenere presente.
Il vista delle prossime vacanze, vi suggerisco dieci punti che ho come promemoria ogni volta che salgo sul traghetto con il camper. Dieci semplici raccomandazioni che a volte si dimenticano per affrontare un viaggio in traghetto con il camper.
- Normalmente le principali compagnie marittime utilizzano il check-in sotto bordo, ovvero basta sul piazzale prima del traghetto e mettersi in fila
- Check-in per l’imbarco: personalmente arrivo 60 minuti prima per imbarchi importanti (tipo Grecia). Per le tratte brevi, ad esempio le partenze nel golfo di Napoli,per le Isole Eolie o ancora per l’Isola d’Elba, mi presneto una mezzoretta prima. Fanno eccezione (nei periodi estivi) Sardegna e Sicilia, che arrivo almeno 2 ore prima.
- L’imbarco dei passeggeri a seguito del veicolo avviene attraverso la scala laterale e non dal garage.
- In navigazione: durante la navigazione non si accede al garage nè alle cose che sono rimaste in camper (unica eccezione è rappresentata da chi viaggia con la formula Camping on board, di cui ve ne parlo QUI)
- Cosa portare in navigazione: medicinali (Terapie da assumere ad orari specifici, Insulina, alle medicine per il cuore ed in generale ai salvavita e quelli per il mal di mare). Il corredo per i bambini: dal pannolino al biberon. L’immancabile cellularecon relativo caricabatterie da non dimenticare una volta scesi dalla nave.
- Denaro in contante anche se a bordo delle navi, ho trovato la possibilità di pagare con bancomat o carta di credito.
- I vestiti a bordo: foss’anche il 15 di agosto in Grecia, io il kway antivento lo porto!
- Conservate sempre a portata di mano il biglietto, perché può essere richiesto in qualunque momento da un addetto a bordo della nave
- Vi ricordo che sulla nave, vige il diritto e codice della navigazione e il comandante è la carica maggiormente autoritaria
- Chi sale prima in garage, scende per ultimo a meno che la discesa sia da prua della nave.
il comandante della nave è la massima autorità per ciò che riguarda la navigazione – per il resto (vita a bordo) la massima autorità, cmq subordinato al capitano, è il Commissario di bordo ed
eventualmente i suoi subalterni – al comandante non gliene frega niente se la cena er una schifezza o la camera è sporca o ti hanno ammaccato il camper
in qualunque dei casi vige il diritto marittimo non quello civile
Ho letto di cose tremende capitate a due cani imbarcati e non voluti,dopo, dal capitano. Puo’ essere? La mia è una Golden.
Si è vero sono stati lanciati in mare perché il capitano era allergico ai peli