Se amate come me avere la bicicletta al seguito in camper, vi suggerisco 5 percorsi che ho fatto in sella ad una mountain bike nella provincia di Massa Carrara.
Non pensavo che la provincia di Massa Carrara, nascondesse una rete di ciclovie davvero molto interessanti, da vivere con tutta la famiglia. Così ho deciso di andare alla scoperta di 5 intinerari in bici e ve li racconto. Seguitemi.
Il primo percorso,le colline di Candia, è lungo circa 15 km e con un dislivello leggero non impegnativo. La strada è un misto tra asfalto e sterrato, con partenza da piazza Aranci, proseguendo per largo Matteotti e poi per via Pacinotti e girando successivamente in Viale Trieste. Proseguite poi per via Foce giunti in località Mirteto e qui seguite l’indicazione per Pieve di San Vitale. Procedete per l’omonima strada e arrivate in piazza della Libertà svoltate a sinistra e poi a destra sino a via Ponte del Vescovo . Attenzione perché a questo punto ci sarà un impegnativa arrampicata iniziale, ma state tranquilli perchè poi avrete 3 km in modo più tranquillo fino ad arrivare a un ristorante. Prendete fiato per un altro km prima di arrivare alla strada bianca per poi raggiungere via Foce.
Il secondo itinerario vi porta a scoprire il famoso Marmo di Carrara.
Partendo dalla stazione ferroviaria di Carrara Avenza si imbocca la via Petacchi per raggiungere via Venti Settembre in direzione di Carrara. Arrivati in prossimità del centro di Carrara si gira poi a destra in via Don Minzoni, si supera l’incrocio che porta a Massa e si prosegue in salita sulla via Codena. Dopo l’abitato di Codena si curva a destra in via Bedizzano fino al paese Bedizzano, da qui una salita di 2 km conduce a Colonnata e poi si porsegue in discesa per 2 km. A questo punto si imboccano le gallerie che portano ai celebri ponti di Vara costruiti per sostenere il trenino a vapore che fino agli anni 60 trasportava il marmo al porto di Massa Carrara. Dal porto veniva poi imbarcato è spedito in tutto il mondo. Fate tappa qui perchè troverete numerosi laboratori artistici dove ammirare le numerose sculture.
Il terzo itinerario merita per la bellezza naturalistica che offre. Si sviluppa con un percorso di 16 km su una strada mista tra asfalto e sterrato ed è assolutamente facile da percorrere. Si parte dal porticciolo di Cinquale e si risale lungo il fiume omonimo. Superato il cavalcavia dell’autostrada giunti in via Bregoscia si svolta a sinistra all’incrocio con la viale Marina. Seguite le indicazioni fino alla località Arenella per procedere in direzione del Lago di Porta. Arrivati a Casina Mattioli si imbatterete in edificio rurale di colore rosa acceso. Qui inizia il circuito ad anello di 4 km del Lago di Porta che si svolge in parte sugli argini e in parte sullo sterrato attraversando canneti, prati e corsi d’acqua. Il percorso è segnalato con pannelli informativi che descrivono gli aspetti peculiari dell’area protetta. Tornate al semaforo di Renella e svoltate a destra e si procede in direzione Montignoso. Superate l’incrocio sull’Aurelia in direzione Montignoso e nei pressi del cimitero prendete a destra in direzione del Castello Aghinolfi. Giunti al ponte in località Prato svoltate a destra risalendo le via collinare arrivate ai piedi del castello e svoltate a sinistra. Imboccate la via Guadagni e all’incrocio con la via della Resistenza girate a sinistra per tornare di nuovo a Cinquale
Il quarto itinerario un po’ più impegnativo rispetto agli altri sì snoda all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano a una distanza ha una lunghezza circa di 37 km con un dislivello piuttosto impegnativo pertanto vi consiglio di utilizzare mountain bike con dei buoni rapporti del cambio e soprattutto di avere buone gambe. Oppure una bicicletta con pedalata assistita. Il dislivello di quasi un chilometro parte da Pontremoli imboccando la statale 62 della Cisa in direzione Parma. Si raggiunge l’abitato di Mignegno e da qui la strada inizia a salire fino al bivio della statale 42 del Passo del Cirone. A questo punto inizia un tratto di saliscendi fino a località Molinello sino arrivare al bivio per Logarghena. La strada diventa sterrata e inizia a salire per circa 4 chilometri sino al bivio del Rifugio Enrico Mattei. Svoltate a sinistra per raggiungere poi il rifugio da cui si può godere un bellissimo panorama montano. Ripercorrete poi il percorso al contrario sono ad incrociare la strada asfaltata per poi tornare alla partenza.
L’ultimo percorso è il più impegnativo e anche il più lungo di tutti. Si tratta di 50 km con un dislivello di po’ più di 600 metri. C’è però da dire che in questo caso la strada è completamente asfaltata. Si parte da Marina di Massa e si percorre lungomare in direzione della Marina. Dopo il porto si imbocca viale XX settembre fino a Carrara e superato il centro storico ci si mette sulla statale 446 direzione Fosdinovo. Si segue un tratto in salita abbastanza impegnativo e si superano i paesi di Gragnana e di Castelpoggio. Fate tappa poco dopo per una magnifica vista panoramica su tutta la Piana. Continuate dopo a salire fino al bivio di Fosdinovo e Campocecina, dove inizia la variante molto impegnativa che giunge fino al Passo della Gabellaccia e arriverete al Piazzale dell’Uccelliera per un altro panorama mozzafiato. Proseguite in direzione del Rifugio Cai Carrara e in poco tempo raggiungete il Piazzale delle Statue il punto più alto e dell’itinerario. Successivamente ripercorrete la stessa strada in discesa per ritornare all’incrocio della statale 446 per poi procedere fino a Fosdinovo. Superato il borgo si discende verso il mare in direzione Sarzana passando da Caniparola e poi proseguite lungo la statale 1 per circa un chilometro in direzione di Massa.
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