Qualche regola per chi va a pranzo da campeggiatori e di vicinato in campeggio che non sempre coincide con la “vita domestica” tra le mura. Seguitemi
Il campeggio è nato come modo per fuggire dalla routine e dalla quotidianità. Una vacanza in cui si stacca da tutto, dall’orario imposto per il pranzo, dall’etichetta a tavola e soprattutto dall’abbigliamento da indossare. In campeggio si mangia spesso in costume, si fa colazione in pigiama e di va al bagno con la carta igienica sotto il braccio. Insomma si stravolgono un po’ le regole di galanteria e del bonton. La tua piazzola diventa spesso la tua casa e le piante, le mura e il tetto, perciò ci si comporta come se si fosse in casa. Tuttavia ci sono alcune regole che nella vita comune non si applicano e che il campeggio invece ci sono. Dalla mia esperienza televisiva di Cortesie per gli Ospiti, vi racconto quali regole sono necessarie per il “buon vicinato” tra campeggiatori e quelle che dovreste rispettare se invitati a pranzo da campeggiatori.
- IL SALUTO: non si inizia mai con “piacere Cristiano”, ma con un “ciao, scusami ho dimenticato il martello per i picchetti, puoi prestarmi il tuo?” Oppure se volete fare colpo “Bello il tuo semintegrale! La dinette è molto ampia“.
- LE SCARPE: non si entra mai e poi mai, con le scarpe nè in camper, nè in tenda!!! E in veranda si chiede prima di poter entrare con le scarpe
- COSA CAMBIA DALLA CASA: la piazzola diventa in estate la sala da pranzo, quindi le piante le pareti. Il baciamano, per esempio, si può fare dal momento che la convivialità è tra le pareti di casa fatte di alberi, quindi proprio come se foste in un ambiente chiuso. Non è necessario cercare un “appendiabiti” ci sono le siepi o la sponda della sdraio su cui appoggiare una felpa
- ABBIGLIAMENTO: In campeggio, l’abbigliamento è puntato alla praticità e al riutilizzo del capo in diverse soluzioni. Non esistono i tacchi che poi sprofondano nel prato o nel terreno, così come la giacca e i pantaloni lunghi sono banditi ( a meno che non siate in inverno). Imperativo è praticità e riutilizzo in tutte e 4 le stagioni.
- A TAVOLA: è buona educazione portarsi la propria sedia, perchè il proprietario vive e pensa per la propria famiglia. Non sono necessarie le posate e piatti. Non ci si siede mai a tavola senza aver prima chiesto “posso darti una mano”, ma mai salendo in caravan o camper, perchè gli spazi non sempre permettono due o tre persone davanti ai fornelli. I padroni di casa devono cedere alla “signora” ospite la sedia più comoda con un cuscino per renderla più confortevole. Durante il pasto si brinda non con “cin cin”, ma con “hoppaaaa” perchè siete tra nuovi amici in vacanza e, la goliardia è la base della vita in campeggio.
- LA PLASTICA: è bandita la plastica usa e getta!!! Ingombra e inquina come rifiuto. Ideale è l’allumino, ma se puntate sull’estetica la melamina (che è plastica dura e riutilizzabile quindi eco sostenibile). Cartaffini offre alcuni esempi di eleganza e praticità.
- IL SILENZIO: dalle 13 alle 15 sono due ore di meritato riposo, quindi a differenza di quando siete a casa, abbassate il tono della voce, la tv o la radio perchè il vostro vicino si sarà messo sull’amaca a sonnecchiare
- IL REGALO: mai regali ingombranti perchè lo spazio è poco. Anche qui vale la regola “praticità e utilizzo“. Se siete a corto di idee ecco qualche consiglio: regali campeggio
- IL BAGNO: non si usa mai quello del camper o caravan in cui si è ospiti, a meno che non sia il proprietario a insistere, questo perchè il serbatoio potrebbe essere pieno oppure semplicemente il bagno occupato di attrezzature da spiaggia. Quindi usate quelli del campeggio. In inverno inve ce tutto cambia e si usa quello del camper o caravan.
- LA CARTA IGIENICA: si va al bagno con la carta sotto il braccio, sorridendo e salutando i vicini di piazzola. E’ inutile che vi nascondete il rotolo sotto l’ascella, in borsa, tra i piatti da lavare, siete in campeggio e con molta probabilità entrerete in bagno e troverete il vostro vicino di tenda.