con Questa tappa in giro per Abbazie, vi porto nel Lazio a scoprire l’Abbazia di Casamari a Veroli (FR)
Una delle abbazie stilisticamente più tipiche e belle che ho incontrato nei miei viaggi è l’Abbazia di Casamari. Situata nel comune di Veroli (FR) merita di essere visitata. E’ imponente e solitaria su una collina rocciosa delimitata da un torrente. Fu eretta sulle rovine dell’antico municipio romano di Cereatae Marianae (di cui è ancora visibile l’acquedotto che lo serviva), così denominato in onore della dea Cerere, cui il luogo era consacrato, e del valoroso generale romano, Caio Mario, che qui nacque e trascorse i primi anni di vita e da cui nasce in nome Casamari ovvero, “casa di Mario”. Le origini del monastero derivano da due fonti documentali: la Cronaca del Cartario del XIII secolo e, il Chartarium Casamariense, redatto sullo scorcio del ‘400 da un monaco. L’Abbazia sorge agli albori dell’XI secolo, nel 1005, per iniziativa di una comunità benedettina che edificò il primo monastero per poi passare nel 1152 ai Cistercensi.
Nonostante il trascorrere dei secoli e le complesse vicende storiche, l’Abbazia è rimasta sostanzialmente integra nella sua struttura originaria e rappresenta, insieme a Fossanova, uno dei modelli meglio conservati di architettura cistercense in Italia. Il primo edificio che si incontra è la casa abbaziale, oggi adibita a foresteria, caratterizzata da un amplissimo ingresso ad arco, che contiene nel proprio interno due archi goticheggianti affiancati. Fuori dal vestibolo a sinistra trovate la facciata della chiesa con il ricco portale mediano. Le colonne di epoca romana, allineate lungo il viale, esprimono eleganza e nobiltà che a mio parere si scontra con l’interno, estremamente sobrio. La forma interna è a croce latina con tre navate, abside rettangolare volta ad oriente e transetto rettangolare con sei cappelle. Unico ornamento, il grande ciborio settecentesco in marmi e stucchi policromi che sormonta l’altare, donato da Clemente XI nel 1711. Il tutto in perfetto rigore secondo la regola cistercense. Proseguite e raggiungete prima il Chiostro quadrato e poi il Refettorio (antico dispensarium) con le imponenti colonne cilindriche e la magnifica Sala Capitolare. Non lasciate l’Abbazzia senza aver visto la sua antica Farmacia, il cui anno di fondazione ufficiale sembra il 1761, la Biblioteca, con un patrimonio librario di circa 80.000 volumi e una ricca Pinacoteca con dipinti di Carassi, Guercino, Sassoferrato, Balbi, Fantuzzi e Purificato. Per maggiori informazioni: http://www.casamari.it/3/
Dove sostare con il camper? Nel parcheggio dell’Abbazia ci sono 10 posti per il camper non attrezzati