Nekocamper, il suo papà e la sua mamma sono gli ospiti speciali di Liberamente in camper. Scopriamo i segreti e le caratteristiche di questo maxi camper costruito su misura.
Lo faccio come piace a me! Chissà quanti devono averlo pensato dopo essere stati al Salone del camper di Parma e non aver trovato il proprio camper ideale. Fulvio e Samantha e hanno fatto una scelta drastica: realizzare un camper idelae per girare il mondo. O meglio un camper che fosse adatto alle loro esigenze e che fosse in grado di affrontare i percorsi più impervi e vari del pianeta. Ne è nato Nekocamper un maxi camper a cui il mio Blu sembra Sansone e Golia. Nelle prossime righe saranno tredici domande per conoscere meglio Filvio, Samantha e Nekocamper
1 Chi sono Fulvio e Samantha? Siamo una coppia di 45 e 50 anni sposata da 23 anni, lavoriamo nel tessile e non abbiamo figli ma tanti nipoti che adoriamo, nonostate ciò abbiamo deciso di provare a cambiare la nostra vita…
2 Dove è nata la vostra idea di camperizzare un veicolo così grande? Dopo vari viaggi in fuoristrada con la tenda sul tetto abbiamo deciso che era il momento di viaggiare più comodi, comprammo così il nostro primo camper furgonato ma era piccolo e poco funzionale. Dato che non trovavamo un veicolo che soddisfaceva le nostre esigenza abbiamo deciso di autocostruirlo, da li’ è partita la caccia al mezzo giusto.
3 Quali sono le principali caratteristiche tecniche? Si tratta di un nissan atleon 120 con 3000 cc di cilindrata, 56 quintali di portata. La cellula “ex cella frigo”misura 530cm di lunghezza x una larghezza e altezza di 210 cm interni. Purtroppo non siamo riusciti a comunicare la cabina con la cellula ma contiamo di farlo al piu’ presto. Abbiamo cercato di creare un camper il piu’ possibile autonomo con tanta acqua e tanta energia. Avendo un impianto fotovoltaico di 800 watt e 600 ah di batterie abbiamo potuto permetterci un frigo, una lavatrice e un piano induzione, forse ci starà anche il microonde ma vedremo.
Non mancano i sensori temperatura che comandano le ventole di frigo, inverter, quadro elettrico, ci sono anche sensori acqua/allagamento che tolgono tensione alle pompe e i sensori gas (monossido, saporifero e gpl). In bagno c’è un wc nautico con pompa maceratrice, un piatto doccia di dimensioni standart come quello di casa (ndr aggiunge Samantha). L’impianto idraulico ha 2 pompe che possono funzionare insieme o separatamente, un filtro al carbone e uno antilegionella, 2 serbatoi per un tot. di 300 litri.
4 Ha un nome il vostro “grande” compagno di viaggio? Si chiama Nekocamper, perchè siamo amanti dei gatti e neko in giapponese significa gatto.
5 Perchè avete scelto proprio lui e non un dei numerosi camper già presenti sul mercato? Perchè i camper di serie non avevano la suddivisione degli spazi che a noi piaceva, chi aveva un grande bagno aveva una piccola cucina e viceversa, e volevamo una zona giorno ampia, che potesse ospitare anche i nostri nipoti se vorranno venire a trovarci una volta che saremo partiti.
6 Di chi è stata l’idea di buttarsi in Nekocamper? L’idea è nata a Fulvio che con la sua buona manualità e prendendo spunto da chi lo ha già fatto è riuscito a costruire ciò che faceva al caso nostro.
7 Fulvio qual è stato il primo passo che avete compiuto per arrivare a realizzare il vostro camper? Dopo aver trovato il veicolo ed aver installato porte e finestre abbiamo disegnato sul pavimento gli ingombri della dinette, del bagno e della cucina.
8 Se qualcuno volesse ripercorrere la vostra strada quali consigli vi sentire di dare? Consiglieremmo di non risparmiare su tutti gli impianti, di usare materiali di ottima qualità, di scegliere bene quali accessori installare anche x un futuro.
9 Samantha, quali sono state ostacolo e soddisfazioni più grandi di quest’impresa? L’ostacolo più grande è stato il pensiero di non essere pronti in tempo per il collaudo data l’imminenza del cambio leggi, la stanchezza mentale e fisica data la grande mole di lavoro eseguita, abbiamo iniziato l’ultima settimana di agosto e il collaudo era previsto per fine novembre.
Ti dico solo che Fulvio dopo aver terminato l’impianto elettrico ha lasciato passare una settimana prima di provarne il funzionamento per paura che qualcosa non andasse. La soddisfazione più grande invece è stata quella di vederlo tornare omologato dalla Germania per poter finire con calma i lavori di rifinitura e di constatare che tutto ciò che Fulvio aveva realizzato, funzionava perfettamente.
10 il vostro progetto è stato fin da subito è stato quello di realizzare questo tipo di veicolo x girare il mondo? L’idea è quella, anche se il giro del mondo non riusciremo a farlo, contiamo di girare in europa sconfinando in altri continenti limitrofi.
11 oggi la vostra attività si è sganciata dalla vita precedente quale tipo di mansione farete in futuro e quale nome gli dareste? In realtà stiamo ancora lavorando, vorremmo al più presto mettere a rendita la casa e mantenerci con dei lavori saltuari che non ci assorbano le energie di questa vita frenetica, Inoltre gestiremo le nostre pagine social e il nostro sito mettendo a disposizione la nostra esperienza.
12 Fulvio, ma alla fine chi ha scelto la disposizione interna? Insieme abbiamo scelto di arredare Neko. IO e Samantha, abbiamo deciso di installare con mobili ed elettrodomestici casalinghi, modificati e rinforzati, alcuni componenti li abbiamo costruiti ex novo noi stessi come x esempio la dinette, cercando di rendere l’interno il più possibile uguale ad una appartamento.
13 Fulvio e Samantha, quali progetti avete per il futuro? Vorremmo cercare di vivere una vita meno stressante, senza avere l’orologio al polso, godendo di ogni momento, ovunque ci porterà Neko.
È stata un’esperIenza faticosa ma totalmente appagante. Buona strada a tutti