Il farmacista in campeggioIn autunno cadono...i capelli

In autunno cadono…i capelli

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In questa stagione dell’anno c’è una fisiologica caduta di capelli. Ma dopo i 40 la situazione può peggiorare. Ecco come affrontare il problema.


Lunghi, corti, mossi o lisci. A ciascuno la sua chioma. I capelli, specie nelle donne, sono sinonimo di bellezza, fascino e seduzione, un elemento che descrive i tratti della personalità. Eppure in autunno, molte di noi si trovano a fare i conti con una maggiore caduta. Un fenomeno per lo più fisiologico che a volte però può preoccupare. In questa stagione dell’anno ci si ritrova a fare i conti con il danno solare ricevuto durante l’estate. E’ da ricordare che quando ci si espone al sole, soprattutto durante la stagione estiva, bisogna utilizzare prodotti solari specivici per la protezione solare dei capelli, l’esposizione ai raggi UV infatti, nella maggior parte degli individui, porta tutti i bulbi piliferi in fase di caduta. Inoltre, il ciclo del capello è sincronizzato con le variazioni stagionali: in primavera aumenta la crescita per proteggere meglio la cute della testa durante l’estate, in autunno invece, in vista di un periodo dell’anno in cui il sole è meno forte, i capelli in
eccesso vengono eliminati. Ecco perché in autunno, il numero di capelli che ciascuno di noi perde giornalmente raddoppia, passando dai 50-60 fino a circa 100 capelli al giorno. Niente paura quindi: non sempre la caduta dei capelli è il preludio di calvizie o di altre patologie. Ma quando la caduta dei capelli deve farci preoccupare? dopo i 40 anni le
cause più comuni che accentuano la caduta dei capelli possono essere genetiche o legate all’età oppure transitorie come un deficit vitaminico, uno sbalzo ormonale, una gravidanza, l’assunzione di farmaci, una dieta errata, lo stress o l’inquinamento. Col passare degli anni non solo la pelle, ma anche i capelli sono soggetti a invecchiamento. La vitalità del bulbo pilifero viene alterata dal processo d’invecchiamento: i capelli non solo s’imbiancano ma diminuiscono anche sensibilmente di numero poiché il ricambio fisiologico non è più assicurato; comunemente si tende a credere che la quantità di capelli che cadono sia ilprincipale parametro per valutare la salute della capigliatura.
In realtà ciò che conta è la qualità della ricrescita. Se la capigliatura mantiene una massa e una qualità pressoché costanti nel tempo, non bisogna preoccuparsi della quantità di capelli che vediamo cadere, perché quelli persi vengono rimpiazzati dai nuovi. Se ciò non accade significa che c’è un problema di salute del capello, a prescindere dall’età. Ma
allora cosa fare per salvare la nostra criniera da leoni? Ci sono semplici accorgimenti per salvare la vostra chioma. A partire dallo shampoo. Da fare non oltre le tre volte alla settimana. Lavaggi troppo frequenti possono far perdere
consistenza al capello, quindi diminuiscono di spessore ed elasticità. Assolutamente da evitare è l’acqua troppo calda. Meglio usare prodotti delicati (senza sodio, parabeni, alcool, oli minerali, siliconi) e nelle giuste quantità. Di regola, bisognerebbe scegliere prodotti adeguati al proprio tipo di capelli e applicarli con metodo: lo shampoo serve a pulire il cuoio capelluto, va massaggiato sulla testa (anche per favorire l’ossigenazione dei bulbi) e non sulle lunghezze. Il balsamo, al contrario, deve districare, quindi si usa su lunghezze e punte. Resta comunque FONDAMENTALE risciacquare abbondantemente i prodotti utilizzati, per evitare irritazioni del cuoio capelluto e infiammazione dei bulbi.
Integratori e prodotti anticaduta, poi, possono dare una spinta in più ai follicoli facendoli tornare a lavorare a pieno ritmo: le formulazioni in commercio ci danno il giusto apporto di nutrienti – i mattoncini – per “costruire” e far crescere sani e robusti i nostri capelli. Dopo la detersione, tamponare delicatamente i capelli per rimuovere l’eccesso d’acqua,
ma senza strapazzarli troppo con frizioni troppo aggressive. Quando poi si utilizza l’asciugacapelli attenzione alle temperature: mai troppo alte e cercate di non dirigere il getto caldo troppo a contatto con i capelli ed il cuoio capelluto, stesso discorso per piastre liscianti e arriccia capelli.

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