Dall’8 marzo a 8 giugno in camper nel Parco Nazionale Lazio Abruzzo e Molise. L’antefatto del perché ho scelto il Parco e l’autoisolamento in camper
Tutto ha inizio con la firma del primo Decreto da parte del Presidente del Consiglio Conte, che indica tutta l’Italia come zona rossa, con l’obiettivo di limitare il più possibile gli spostamenti. All’interno del Decreto è indicato che è diritto non obbligo di rientrare nella propria residenza, qualora ci si trova fuori. Nel mio caso mi trovavo a 800 km dal luogo della mia residenza fittizia (Milano) e avrei dovuto attraversare quattro Regioni, per trovarmi con il camper in mezzo ad una città che era zona rossa da venti giorni. Ora facciamo un passo indietro già nei mesi precedenti avevo visto cosa era successo in Cina e quindi avevo capito che non sarebbe tardata la situazione anche in Europa e ovviamente in Italia. Così decisi di attrezzare nel migliore dei modi il camper. Batteria al Litio NDS, riduttore di consumo di acqua Ecotecno, installazione del sistema di riscaldamento a gasolio Eberspeacher e ovviamente una scorta costante di viveri e farmaci di almeno quattro mesi. Ero ben consapevole, che in caso di necessità dovevo trovare un luogo il più isolato possibile per non creare inutili problemi alle forze dell’ordine e perché avrei sicuramente innescato polemiche da parte di alcune persone. Un luogo dove evitare di aggravare con il mio comportamento, il sistema sanitario e viste le mie condizioni di salute, l’assunzione di due farmaci a vita quotidiani, non era proprio il caso che corressi l’enorme rischio di un contagio nella mia città di residenza. Fatte queste premesse, sapete che amo molto vivere quei luoghi che chiamo “angoli nascosti“, ovvero lontani dal turismo di massa e dalla confusione. Tra questi c’è proprio il Parco Nazionale Lazio Abruzzo e Molise.
Mi ero già fermato altre volte è avevo apprezzato la naturalezza del luogo e il calore delle persone, perché tutto è riportato alla realtà del fatti. Non trovate sentieri con staccionate in legno nuove, oppure un fontanile di pietra talmente perfetto da sembrare finto, ma un sentiero mantenuto rispettando la natura e il luogo, una fontana con qualche pietra e una vasca scavata nel terreno. Insomma non vi trovate in una sorta di Gardaland, ma in una realtà viva dove non è difficile incontrare volpi, cervi, ascoltare l’ululato dei lupi e magari avvisare anche l’orso. Si avete capito bene, l’orso, perché il Monte Marsicano è casa sua. Ma torniamo alla sera dell’8 marzo, stavo transitando per spostarmi in Sicilia per lavoro e alle 21 dalla radio sento la decisione del nostro Presidente del Consiglio. Capisco subito che quello che avevo previsto nei mesi precedenti si stava verificando. Uscii dall’autostrada e mi diressi al passo Forca d’Acero proprio al confine tra il Lazio e l’Abruzzo a poco più di 1500 metri di altezza. Qui ha inizio in mio autoisolamento per i successivi 100 giorni in camper all’interno del Parco Nazionale Lazio Abruzzo e Molise. Ma per leggere di questi 100 giorni, dovete aspettare il prossimo appuntamento.