Luoghi lontani dalla folla, dal turismo di massa, da visitare in moto, in bici, con il camper o la caravan. E perchè no, anche a piedi
Angoli nascosti, li chiamo così quei luoghi da visitare che sono invisibili alla massa. Distribuiti lungo tutto lo Stivale vi porto a conoscerli in bici, auto, moto, con il camper o la caravan e perchè no, anche a piedi. Un’idea per un weekend fuori porta o per una vacanza itinerante. Siete pronti per scoprire sette angoli nascosti dell’Italia.
- Colline Moreniche del Garda: poco affollate, schiacciate tra le tre provincie (Brescia, Verona e Mantova) e come se non bastasse all’ombra del Lago del Garda. Insomma un cuscinetto di territorio isolato, a tal punto che molte strade furono asfaltate solo agli inizi degli anni 70. Eppure questi terriori, sono lo scrigno che conservano le radici dell’unita d’Italia, la storia e i guerre più sanguinose del Rinascimento e nascondono parchi e giardini di una bellezza unica. Il tutto innaffiato dagli vino dei vigneti e dalle coltivazioni di grano, ortaggi e spezie in pochi chilometri di terra.
Colline Moreniche del Garda: un angolo nascosto del nostro Bel Paese
2. Valsugana e Lagorai: siamo nella provincia di Trento, ma quella “bassa” quella al confine del Veneto. Di solito i luoghi nascosti, si trovano schiacciati tra località turistiche più blasonate e anche in questo caso non è un’eccezione. La Valsugana si specchia nelle tranquille acque dei Laghi di Levico e Caldonazzo, dove da maggio a settembre ci si potrà tuffare e praticare numerosi sport d’acqua, come nuoto, windsurf, sci d’acqua, canoa e canottaggio.
Valsugana e Lagorai: lontani dalla confusione
3. Cingoli: il balcone delle Marche. Cingoli è un borgo denominato “il balcone delle Marche”, per via della sua posizione. Arroccato sulla sommità del Monte Circe o Cingulum a 631 m s.l.m., gode di una vista panoramica sulle colline marchigiane e affonda le sue radici addirittura nell’età Eneolitica, ovvero 5.000 anni fa. Cingulum fu fondata nel III secolo a.C. occupando la zona dell’attuale Borgo San Lorenzo e poi fortificata e restaurata, intorno al 60 a.C., da Tito Labieno, cingolano, luogotenente di Cesare in Gallia. Sono proprio le mura medievali quasi del tutte intatte che la rendono affascinante. Ventilata nel periodo estivo, è un piacere perdersi tra le vie silenziose e suggestive del centro.
Cingoli, in balcone delle Marche
4. Acqui Terme: lontano dai luoghi comuni. Ci solo località termali famose per concorsi di bellezza, per essere sulle rive di laghi oppure immerse tra le montagne e poi c’è lei Acqui Terme che lontana dai riflettori, conquista per il suo essere “piemontese”. Scopriamola insieme in un weekend fuori porta, perchè dista 1 ora e mezza da Milano, Torino o Genova. Siamo nella magnifica zona dell’Alto Monferrato, in quella parte collinare della provincia di Alessandria che si stende sotto l’autostrada Torino-Piacenza.
Acqui Terme (AL): lontano dai luoghi comuni
5. Civita di Bagnoregio (VT): nutrire gli occhi e il cuore. Situata sul confine tra l’Umbria e il Lazio, lungo la Valle del Tevere, Civita di Bagnoregio sorge su un colle tufaceo cuneiforme alto 443 metri s.l.m. e stretto fra i due gole, quella del Rio Chiaro e quella del Rio Torbido.Ciò che ha conquistato i miei occhi è da subito in meraviglioso scenario offerto dalla Valle dei Calanchi e dal borgo che formano uno dei paesaggi più straordinari e unici d’Italia.
Civita di Bagnoregio (VT): nutrire gli occhi e il cuore
6. Dolomiti Lucane: emozionare il cuore e la mente. Avete mai sentito qualcuno dire “l’estate scorsa, ho trascorso le vacanze in Lucania?”. Ecco forse proprio questo isolamento turistico ha preservato la Basilicata dal turismo di massa, rendendola affascinante e dannatamente bella agli occhi miei. Le Dolomiti Lucane, rappresentano il quarto appuntamento per questa rubrica “angolo nascosti”. Siamo nel cuore della Basilicata, equidistanti dalla costa pugliese della provincia di Bari e da quella campana di Salerno.
Dolomiti Lucane: emozionare il cuore e la mente
7. Weekend Mare e Monti: appennino tosco-emiliano. Percorrete l’autostrada del Sole (la A1 per intenderci), uscite a Reggio Emilia e seguite direzione Rivalta/Castelnovo e dopo pochi chilometri sarete alle porte dell’Appennino Tosco-Emiliano. Ricco di crinali boscosi che separano la Toscana dall’Emilia, ha punti che superano i 2000 metri come le vette dell’Alpe di Succiso, del Monte Prado e del Monte Cusna . In questi luoghi le foreste lasciano il posto alle rocce, ai laghi e alle praterie d’alta quota. Gli Animali come il lupo, il muflone, il capriolo, l’aquila reale nonché rarità botaniche, fanno di queste zone veri e propri giardini botanic
Weekend Mare e Monti