5 consigli per affrontare l’inverno con il camper e la caravan: dalle coperture alla tipologia di impianto
La stagione invernale è alle porte e per chi possiede il camper o una caravan, ecco qualche consiglio sia parcheggia in camper o la roulotte in rimessaggio, sia se si continua a usarlo. Iniziamo da chi decide di rimessare fermandone l’uso.
- la copertura integrale per caravan e camper: esistono diversi prodotti sul mercato. Io vi suggerisco di acquistare i teli integrali di Con.Ver. Oltre alla caravan, anche il timone va coperto e i pneumatici. QUI potete trovare alcune soluzioni ideali.
- Se invece la roulotte è sistemata in un campeggio e coperta, vi suggerisco le coperture che ho comprato per la mia vintage “Nocciolina”. Si tratta di cover esterne per le finestre, realizzate su misura con elastici e ideali per preservare le finestre e garantire una temperatura maggiore all’interno
Discorso diverso se utilizzare il Veicolo Ricreazionale anche nel periodo invernale. Innanzi tutto cambiano le coperture da utilizzare
- Con la roulotte è fondamentale capire se si vuole fare sosta libera o nei campeggi. Nel primo caso l’autonomia energetica e quella per riscaldare, dovrà essere adeguata. Ergo camperizzare la roulotte con batteria, pannello solare e almeno un riscaldatore a gasolio. Se invece ci si rivolge a campeggi, informatevi che vi sia un servizio di consegna di bombole in campeggio. Un’alternativa può essere l’installazione di pannelli radianti che collegati alla corrente elettrica garantiscono un ambiente confortevoli. In extremis, la soluzione più economica e semplice è la classica stufetta, che si suggerisco a olio e con potenza non superiore a 500/600 watt per non gravare in modo eccessivo sulla colonnina elettrica del campeggio.
- Con il camper il primo punto da tenere presente è l’impianto di riscaldamento all’interno del veicolo. Ci sono quattro alternative: riscaldamento ad acqua, riscaldamento con stufa alimentato dal gas, riscaldamento con pannelli radianti e riscaldatore a gasolio. Di norma i camper adottano la stufa alimentata a gas unita all’aria forzata come impianto base: il gas può essere stoccato con bombole sia in metallo sia in vetroresina, oppure con la bombola ricaricabile. Il riscaldamento a gasolio invece è più raro trovarlo di serie sui veicolo. Viene spesso installato come “un di più” rispetto all’impianto a gas, perchè è in grado di offrire maggiore autonomia in caso di sosta, utilizzando il carburante del serbatoio del camper. La terza soluzione ancora poco diffusa sono i pannelli radianti che per motivi di peso e ingombro, molti scelgono di non installarli. Infine il riscaldamento ad acqua (conosciuto con il nome ALDE) è riservato a veicoli di fascia molto alta e necessita di una manutenzione accurata e costante. Quest’ultima tipologia non viene installata a posteriori sul camper.
- Le coperture invernali in camper. Ci sono tre modi differenti di garantire un buon isolamento dal freddo, perchè è fondamentale far restare “fuori” il freddo dal camper per consumare meno carburante (gas o gasolio) per riscaldare il camper e se il riscaldamento funziona di meno, anche l’impianto elettrico funziona meno ergo maggiore autonomia della batteria. Il luogo più freddo è la cabina per via dei ponti termici di vetro e metallo. Per ovviare a questo problema si possono usare le coperture termiche che si dividono in 3 moduli: il copricruscotto, il copri parabrezza interno o esterno e la copertura integrale esterna.
Sulla mia esperienza di vita in camper, posso dire che le tre suddette coperture si utilizzano in base a due fattori: quanto tempo si ci ferma e la temperatura esterna. Il copricruscotto lo utilizzo sempre (sia nel periodo estivo, che in quello invernale) e con qualsiasi temperatura. Rispetto alla copertura del parabrezza ha il pregio di non farmi uscire per rimuovere la copertura, è più piccolo da sistemare una volta, blocca il freddo dalle bocchette di areazione (che se anche chiuse o inserendo il ricircolo, non hanno una chiusura ermetica), dai comandi di guida e dal cruscotto. Se la temperatura scende tra i 5 e -5 gradi e mi fermo sono una notte o al massimo due, abbino la copertura del parabrezza interno. Se invece resto fermo una settimana con temperature abbondanti sotto lo zero, oltre al copricruscotto, al parabrezza interno, installo anche il parabrezza esterno integrale che copre anche la zona motore della cabina.
Ricordate che se avete un garage con passaggio interno per la cellula, usate il più possibile, la porta del garage per entrare nel camper, in modo che non fate “entrare” freddo dalla porta di ingresso principale e in più lasciate le scarper il garage e non sporcate il camper.