Dove si va questo weekend?Cinque luoghi da visitare a Lucca 

Cinque luoghi da visitare a Lucca 

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Lucca è una di quelle città che ti affascina e che merita di essere vissuta e conosciuta anche nelle sue originalità. Cinque luoghi emblematici di questa città toscana. 

Cinque luoghi imperdibili se decidete vi trascorrere un weekend a Lucca.  Camper, caravan o tenda vi suggerisco di posizionarli all’area camping Il Serchio, a pochi minuti dal centro città.

Area Camper “Il serchio”: Lucca tutto l’anno

Le Mura di Lucca: le Mura rinascimentali di Lucca sono il maggior esempio in Europa di mura costruite secondo i principi della fortificazione, che si sia conservata completamente integra in una grande città. L’attuale cerca muraria lunga esattamente 4 chilometri 223 metri divisa in 12 Cortina e in 11 baluardi, è il risultato di una serie di interventi nei secoli. Originariamente furono concepite come deterrente, in particolare la Repubblica di Lucca temeva le mire espansionistiche prima di Firenze e poi successivamente nel granducato di Toscana. Tuttavia non si arrivò mai ad una vera guerra aperta contro il granducato, perciò Lucca non dovette mai subire alcun assedio. L’unica occasione in cui le mura furono messe alla prova, fu durante una disastrosa alluvione del Serchio nel 1812. Le porte furono sprangate con l’ausilio di materassi e pagliericci, fu garantita una relativa tenuta dell’acqua del centro di Lucca. Oggi è una piacevole passeggiata in bicicletta o una corsetta mattutina.

La casa natale di Giacomo Puccini. Lucca è la città della musica ed è anche la città natale del grande compositore Giacomo Puccini, autore dell’immortali Turandot e Madama Butterfly. La casa natale del compositore trasformata poi nel 1979 in un museo, è stata riaperta al pubblico soltanto nel 2011, al secondo piano di un antico fabbricato in cui è nato Giacomo il 22 dicembre del 1858. In questa casa il compositore ha vissuto tutti gli anni prima di trasferirsi a Milano, dove poi nel 1884 iniziò la carriera operistica. Il museo custodisce arredi originali Preziosi oggetti appartenuti al musicista tra cui un pianoforte su cui compose la Turandot. Dai doni che sono arrivati a questo museo spicca il costume di Turandot realizzato secondo il figurino Umberto Brunelleschi, indossato da Maria Jeritza per la prima rappresentazione al Metropolitan opera di New York nel 1926. 

La torre Guinigi : questa torre medievale eretta nella seconda metà del XIV secolo, oggi è icona è simbolo della città. Deve il suo nome alla ricca e potente famiglia di commercianti banchieri Lucchesi a cui appartenuta ininterrottamente fino al 1968, anno in cui gli eredi della famiglia l’hanno poi lasciata alla città in esecuzione di un legato a testamentario. La torre costruita in pietre e mattoni Rossi, è l’unica Torre delle duecento tra case e torri che componevano la cerca muraria della città, a non essere crollata, mozzata o abbattuta. La torre Guinigi costruita nello stile romano gotico toscano, si alza per 44,19 m e ovviamente il panorama da quell’altezza è particolarmente suggestivo, perché oltre al centro storico si vedono in lontananza le colline Lucchesi. Per raggiungere la cima bisogna montare ben 239 gradini, suddivisi in 28 rapide scala, in cui una prima parte in pietra una seconda piuttosto stretta in metallo: sulla sommità troverete un albero. 

San Zita e la porta dell’Angelo di San FedrianoTra le curiosità una celebre storia è legata a Santa zita, una tra le più famose Sante nate nel territorio Toscano. Nel 1696 Papa Innocenzo XII la proclamò Santa e nel 1956 Pio XII la proclamò patrona delle casalinghe dei Fornai. Il suo corpo oggi è custodito in una cappella di Fatinelli. Santa Zita nacque nel 1218 a Monsagrati non poco distante da Lucca, a dodici anni venne accompagnata dal genitore a Lucca per prendere servizi in casa di mercanti Fatinelli, vicino alla basilica di San Frediano. La ragazza frequentò quest’ultima basilica assiduamente e la famiglia ebbe subito in simpatia la piccola serva che aveva un carattere laborioso e che non si lamentava mai della fatica. Era un periodo di carestia e guerre, ma i poveri che chiedevano quella porta qualche cosa da mangiare, non andavano mai via mani vuote perché c’era Zita che pensava loro. Per recarsi in chiesa era solita passare per l’ingresso laterale ed è proprio qui che un giorno si imbatté in un povero, in balia del freddo. Mossa da compassione corse a palazzo per prendere un mantello da dare all’uomo infreddolito. L’indomani un angelo attese Zita a quella stessa porta per restituirlo, nacque così la porta dell’angelo e il miracolo e riprodotto nella vetrata. 

L’acquedotto Nottolini . L’acquedotto Lorenzo Nottolini è un acquedotto di stile neoclassico situato a Lucca e realizzato dall’ingegnere artista Lucchese Lorenzo Nottolini. In epoca romana esisteva forse a Lucca un acquedotto sotterraneo che partendo dalla zona di Moriano alimentava alcune fontane all’interno delle Mura Lucchesi. Col passare del tempo tali fonti andarono poi perdute. Nel periodo illuminista si fece strada la convinzione di dover costruire per motivi di igiene un acquedotto, ma soltanto nel 1822 Maria Luisa di Borbone duchessa di Lucca, deliberò la costruzione dell’Acquedotto. I lavori iniziarono nel 1823 e durarono fino al 1851 a causa di alcune interruzioni. Attualmente l’acquedotto Nottolini pur rimanendo sostanzialmente intatto dal punto di vista architettonico, non ha più la funzionalità di portare le risorse idriche alla città di Lucca. 

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