Meduse, zanzare e zecche. Tre punture fastidione e a volte mortali se non trattate nel modo corretto. Ecco i consigli del farmacista in camper.
Nuovo appuntamento con il farmacista in camper e questa volta si parla di tre punture che accadono spesso per chi vive la vacanza all’aria aperta e non solo.
PUNTURA DI ZECCA
Il morso di zecca può dar vita ad una serie di fastidi problematici all’uomo, ecco perché è bene tenere a mente alcune informazioni. Le zecche sono presenti in vari ambienti che sono frequentati dall’uomo, prediligono per lo più aree umide ed ombreggiate, per cui proliferano soprattutto in giardini, cespugli ed ambienti boschivi. Ciò che serve sicuramente conoscere quando si parla di morsi di zecche è cosa fare nell’immediato. La caratteristica della zecca è quella di inserirsi sottopelle e diventare sempre più profonda col passare delle ore. Ecco perché bisogna immediatamente procedere con la rimozione. Ma, attenzione, questo non vuol dire strapparla: bisogna seguire una procedura ben precisa e per questo sarebbe sempre meglio affidarsi ad un medico che possa eseguire la rimozione senza pericoli per la salute della persona che è stata morsa, oppure recarsi al Pronto Soccorso più vicino. La zecca, infatti, non va mai schiacciata in quanto questo potrebbe peggiorare la situazione e dare origine ad importanti fastidi. È inoltre necessario afferrare il parassita con una pinzetta dalle punte sottili: il movimento non deve essere deciso, bensì continuo e rotatorio. Potrebbe rimanere comunque qualche traccia della zecca e in tal caso va rimossa in tempi brevi mediante un ago sterile. Una volta rimossa la zecca, l’area interessata dal morso va ben disinfettata e tenuta sotto costante osservazione per un mese. Nell’arco di questo lasso di tempo la parte è sensibile e potrebbe andare incontro ad infezioni con maggiore facilità. Ci sono anche dei prodotti chimici che permettono di tenere lontano efficacemente le zecche, quindi una buona idea potrebbe essere procurasi un repellente per insetti che sia anche adatto contro le zecche.
COSA NON FARE:
- mai provare a strappare la zecca direttamente con le dita in quanto c’è rischio concreto che restino dei residui nella pelle;
- vanno evitate sostanze come alcol, ammoniaca o anche ferri caldi che potrebbero aumentare la contaminazione;
- è bene non schiacciarla per evitare il rigurgito e quindi una contaminazione;
COSA FARE:
- la zecca va rimossa mediante un movimento rotatorio verso sinistra e delicato così da esser certi di rimuoverne ogni traccia;
- avere sempre a disposizione del disinfettante, sia prima che dopo la puntura: esso permetterà di eliminare qualsiasi agente patogeno;
- usare guanti sterili e mai procedere a mani nude;
- in caso di resti di zecca nella pelle, usare ago sterile;
- segnare la data di rimozione così da tenere il conto dei 30 giorni successivi in caso dell’insorgenza di infezioni;
- rivolgersi al medico in caso di macchie rosse, febbre e dolori articolari;
PUNTURA DI MEDUSA
Le meduse sono degli animali spesso molto belli, ma una puntura di medusa si rivela spesso una disavventura fastidiosa, ma innocua, dovrai comunque prestare attenzione a eventuali reazioni allergiche. Perciò è meglio arrivarci preparato e sapere prima cosa fare in caso ti capiti questo piccolo incidente. Inoltre, tieni presente che i tentacoli posti al di sotto della cupola possono raggiungere anche diversi metri di lunghezza quindi anche se l’animale è lontano, il pericolo esiste lo stesso. Le meduse non attaccano direttamente, semplicemente vengono trascinate dalla corrente e a volte possono finire per sbattere proprio contro di te. Le conseguenze di una puntura di medusa (anche se è più corretto parlare di sfregamento, in quanto le meduse non sono dotate di pungiglione ma solo di tentacoli urticanti) di norma non sono gravi, a meno che tu non abbia un’allergia alle tossine contenute nel veleno. Il primo sintomo che avvertirai sarà quello di un forte bruciore e prurito e nei casi più severi uno sfogo simile ad una ustione. Dopo pochi secondi la zona colpita della tua pelle arrossirà e comparirà un leggero gonfiore. Una volta passato il bruciore, il prurito potrebbe durare ancora e dopo una settimana potresti avvertire ogni tanto qualche fastidio. Di norma comunque ogni segno scompare nel giro di una quindicina di giorni. In questo periodo, però, cerca di non esporre al sole la zona colpita, in quanto al contatto con la luce solare potrebbe scurirsi rapidamente e lasciarti una macchia sulla pelle. Mantienila dunque protetta con una crema solare a protezione 50. Non assumere invece alcun tipo di antistaminico, né in pomata né in pastiglie, perché favorirebbe la comparsa di macchie.
CASA FARE:
- Esci dall’acqua;
- Risciacqua la zona colpita con acqua di mare e non con quella del rubinetto o della bottiglietta. A differenza di quella salata, infatti, l’acqua dolce non favorisce la diluizione delle tossine e l’eliminazione di eventuali residui di filamenti urticanti;
- Verifica che non vi siano parti di medusa rimaste appiccicate alla tua pelle e, nel caso, eliminale delicatamente con le mani
- Copri la parte colpita e tienila all’ombra e aspetta che il dolore passi.
COSA NON FARE:
- Grattare o strofinare la zona irritata: finiresti per peggiorare la situazione;
- Non ricorrere a succo di limone, ammoniaca, aceto o alcol: peggiorano tutti la situazione e aumentano l’irritazione;
- Non utilizzare la carta di credito per rimuovere i filamenti perchè una superficie rigida di questo tipo rischierebbe di favorire la penetrazione e lo spargimento delle tossine;
- Non utilizzare l’urina: lo so che tua nonna te lo avrà consigliato diverse volte, ma la pipì sulla puntura di medusa non si deve fare!
Ci sono alcuni rimedi che possono aiutarti nell’immediato, quali pomate a base di Aloe Vera e Calendula, o comunque creme lenitive. E’ da ricordare anche che recentemente si possono trovare in commercio degli spray (come quello in foto) da utilizzare come repellenti e da applicare sulla pelle prima di entrare in acqua.
PUNTURA DI ZANZARA
La caratteristica principale delle zanzare è il loro apparato boccale, costituito da una protuberanza simile ad un ago, capace di prelevare da altri animali i fluidi come il sangue, per nutrirsi delle proteine presenti all’interno di essi. Quest’azione viene fatta solo dalle femmine, a cui servono i nutrienti per lo sviluppo delle uova. Ogni volta che una zanzara femmina punge un individuo si forma, subito dopo, una protuberanza sulla pelle, che inizia a prudere e ad assume un aspetto rossastro dovuto ad un’irritazione. Nell’atto di succhiare il sangue, l’insetto rilascia la sua saliva che ha due funzioni principali: quella di anestetizzare la zona colpita, in modo che l’ospite non senta dolore e non si accorga che la zanzara si sta nutrendo, e quella di permettere al sangue di rimanere sempre fluido durante tutto il processo, grazie all’utilizzo di enzimi che evitano alle proteine del sangue di coagularsi. L’effetto irritante della puntura è causato proprio da questo processo, poiché il nostro corpo, accorgendosi di un intervento estraneo, reagisce di conseguenza con l’irritazione e il prurito. Quando si parla di rimedi contro le punture delle zanzare ecco che quelli ufficiali si mischiano a quelli classici della nonna, che sono tra i più disparati e non sempre hanno l’effetto sperato. Tra i rimedi che portano beneficio, sicuramente c’è quello di applicare un cubetto di ghiaccio sulla puntura: il ghiaccio infatti anestetizza la superficie della pelle irritata diminuendo notevolmente la sensazione di prurito. Esistono poi anche creme che possono essere acquistate in farmacia, sia farmacologiche che naturali, ad esempio prodotti lenitivi a base di oli essenziali adatti anche per i più piccoli.
Il metodo sicuramente più efficace per evitare le punture di zanzara è quello di cospargersi la pelle con uno spray adibito a questo compito. Ne esistono molti, spesso aromatizzati alla citronella o piante con aromi simili che si rivelano efficaci per allontanare le zanzare. Un altro metodo utile sono i prodotti anti-zanzare, come spray per ambiente, spirali, candele, piastrine e diffusori. Uno degli accorgimenti più importanti quando si vuole evitare il proliferare di zanzare negli ambienti in cui viviamo è sicuramente quello di eliminare tutti i ristagni d’acqua possibili. Le zanzare femmine infatti depongono le uova nelle pozze d’acqua ristagnanti. Sottovasi e simili quindi sono tra i luoghi meno indicati da tenere vicino se si vuole evitare di essere punti. Tutti abbiamo almeno una volta pensato o detto ad alta voce a qualcuno di spegnere la luce perché sennò le zanzare sarebbero entrate in casa. In realtà si tratta di una credenza. Ad attirare le zanzare sono il calore del nostro corpo e alcune sostanze che emaniamo tramite sudore. Infine se il problema zanzare si presenta quando dormi, la cosa migliore che puoi fare è quella di comprare una zanzariera per il letto in modo da tenere fisicamente lontane le zanzare dalla tua pelle. Sembra che il gruppo sanguigno sia un fattore più o meno importante nell’aumentare le probabilità di essere preda delle zanzare. In questo caso però l’unica cosa da fare è sperare di essere del gruppo meno appetitoso!!