Candidata a ricevere il riconoscimento dell’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, Gallipoli, nota anche come la Perla dello Ionio dal nome del meraviglioso mare su cui protende, si sviluppa in due parti, il borgo, più moderno e il centro storico, delizioso e ricco di arte e cultura.
Assolutamente da visitare se siete giunti nel Salento per trascorrere le vostre vacanze, il centro storico si caratterizza per le sue viuzze strette e tortuose, pullulanti di chiese e di antichi edifici storici, civili e militari, appartenenti a diverse epoche culturali. Vi accompagno in questa passeggiata iniziando proprio dal cuore: il centro Storico Gallipoli.
L’impianto urbanistico della città vecchia è rimasto immutato negli anni ed anche l’organizzazione stradale risale alla prima metà del 900 d.C., quando lo splendido gioiellino salentino fu conquistato dai Saraceni, che la occuparono per circa trent’anni. Ancora oggi il centro storico di Gallipoli è organizzato secondo il modello classico delle città greche: via Antonietta De Pace, la strada principale, divide la Perla dello Ionio in due zone lungo la direttiva est-ovest, ovvero scirocco e tramontana. La caratteristica che rende unico e stupefacente il centro storico è che si estende su un piccolo e grazioso isolotto completamente circondato dal mare limpido e cristallino del Salento e collegato alla parte nuova della città da un ponte pullulante di vita.
Una cinta bastionata, lunga circa un chilometro e mezzo, circonda interamente il centro storico. Eretta dopo l’eccidio di Otranto da parte dei Turchi, avvenuto nel 1480, la cinta bastionata aveva il compito di proteggere e difendere la città proprio dagli attacchi e dalle invasioni nemiche. A resistere negli anni è stata solo la parte bassa della cinta, mentre quella alta è stata demolita tra il 1879 e il 1887. Tutta attorno all’isoletta su cui si erge il centro storico di Gallipoli, una suggestiva strada panoramica, la Riviera, costruita al posto delle antiche mura della città, permette di costeggiare la parte antica passeggiando e ammirando panorami belli da mozzare il fiato e scenari indimenticabili per gli occhi e per il cuore. Le architetture religiose, come quelle civili, di cui il centro storico di Gallipoli è interamente punteggiato, incantano per il meraviglioso stile Barocco, diffusosi nella Città Bella a partire dal XVII secolo e caratterizzato dalle sontuose decorazioni con motivi floreali e angelici e dall’impiego del Carparo, una pietra calcarenitica che deriva dalla cementazione di sedimenti di roccia calcarea, di solito in ambiente marino. La seconda tappa va fatta al Ponte. La storia del ponte di Gallipoli risale al 1484, quando la Città Bella passò in mano ai Veneziani, che per difenderla dagli attacchi nemici decisero di tagliare l’istmo, ovvero il lembo di terra che univa il borgo antico alla parte nuova della città, sorta solo successivamente.
Fu poi nel 1601 che il ponte di ingresso alla città venne progettato e tra il 1603 e il 1607 fu costruito. L’antica struttura era composta da 12 arcate che terminavano in un ponte levatoio in legno, oggi inesistente, come pure non è più possibile ammirare le teste di ponte e l’affascinante cordolo marcapiano di stile barocco. La seconda sosta va fatta al Rivellino di Gallipoli che fu concepito alla fine del ‘400 dall’architetto, ingegnere e scultore senese Francesco di Giorgio Martini a cui il Duca di Calabria aveva affidato l’incarico di riprogettare il sistema di difesa del Regno del Salento meridionale. Particolarmente suggestivo durante le serate estive, quando ospita manifestazioni culturali e proiezioni cinematografiche, il Rivellino è una fortificazione munita di torre eretta all’esterno del Castello di Gallipoli per difenderlo dagli attacchi dei nemici e per proteggere l’entrata e l’uscita degli assediati dallo stesso. Posto all’estremità del ponte di legno che unisce le due parti (nuova e antica) della città, il Rivellino di Gallipoli si distingue per due ragioni: per le grandi dimensioni della torre se rapportate a quelle del castello che ha il compito di difendere e per la particolare forma definita a puntone, molto rara e caratterizzata da uno spigolo allungato verso l’esterno e la cui funzione era quella di baluardo. Proseguendo a camminare arrivate sino al terzo motivo per amare la città: Castello di Gallipoli, che conserva ancora oggi tracce delle numerose antiche stratificazioni. Risalente ai secoli XII-XIV, costruito su preesistenti fortificazioni romane, ampliato dai Bizantini e dai Normanni, fu poi ristrutturato dagli Angioini e dagli Aragonesi ad opera dell’architetto e ingegnere Francesco di Giorgio Martini. Fu proprio l’architetto senese a modificare la struttura del forte, a isolare il castello su tutti i lati con un fosso che all’epoca era in parte navigabile e a progettare la costruzione del Rivellino a difesa del castello. Eretto a guardia della città di Gallipoli e del suo fiorente porto, in epoca passata importante crocevia commerciale, il Castello Angioino presenta una pianta quadrangolare munita di tre torrioni circolari e di una torre vedetta a base poligonale e coronata da merloni. La quinta torre è poi costituita dal Rivellino. Per poter visitare tutti e tre i punti vi servirà sicuramente una giornata e quindi vi suggerisco di fermarvi per la sosta notturna in differenti punti. Ovviamente le aree di sosta attrezzate sono aperte tutto l’anno, mentre i campeggi solo da maggio a settembre.
Agricampeggio: Zio Zac Marina di Salve – Ungento: vi tufferete in un luogo magico, dove i vostri bimbi incontreranno tanti animali: cavalli, oche, caprette, conigli, anatre, asinelli, maialini d’India e persino due lama.
La struttura dispone oltre che di servizi, anche di camere, piscina (l’uso estivo) e di un piccolo ristorante. Immersi negli ulivi, vi sentire come a casa!
Area Sosta: La sosta – Gallipoli. Area attrezzata con videosorveglianza e custode, dotata di tutti i servizi per camperisti, quali panchine, raccolta rifiuti, illuminazione, pozzetto per lo scarico di acque grigie e nere e per il carico dell’acqua potabile, servizi igienici, barbecue, tavoli per pic-nic nella pineta, wi-fi ed altro ancora.
Camping Village Riva di Ungento: si tratta di un villaggio affacciato direttamente sul mare Ionio ed immerso in una splendida pineta mediterranea. All’interno le aree comuni come bar, ristorante, pizzeria sono realizzate in legno, mentre il centro estetico, i servizi igienici e il supermercato in pietra di tufo in pieno stile tradizionale pugliese. Io ve lo consiglio per la tranquillità, rotta solo dal fruscio dei rami degli ulivi mossi dal venticello e per l’organizzazione degli spazi e dei servizi (la foto credo che renda l’idea). Tra questi ultimi compaiono, la lavanderia con personale preposto e lavatrici a gettone, il soccorso medico reperibile sul posto per qualsiasi consulto, la spiaggia (manco a dirlo di una bellezza imbarazzante) parzialmente attrezzata con ombrelloni e lettini, dotata di un servizio di noleggio attrezzature nautiche (canoe, wind-surf, gommoni) e di giochi d’acqua trainabili (banana boat, ciambellone).
Camping La Masseria: si trova nel cuore di un’antica azienda agricola, a Torre Sabea, poco distante dal centro di Gallipoli. Le piazzole si trovano all’interno di una grande pineta a macchia mediterranea e sono attrezzate con una propria colonnina elettrica con corrente a 220 Volt (700 – 800 Watt) da 3 o 6 Amp. Vi consiglio di fare un salto alla piscina che è molto grande e per organizzata. Tra i servizi che offre il campeggio per chi non possiede caravan, camper o tenda, altre due solizioni: casette in muratura e mobilhome. Le prime sono monolocali o bilocali, da 3 a 5 posti letto, tutte dotate di angolo cottura con frigorifero, forno e veranda esterna ombreggiata, oltre a servizi privati con doccia. Tutte le casette sono fornite di riscaldamento e quasi tutte anche di aria condizionata. Le mobile home complete di forno a microonde, frigorifero, tv Lcd e aria condizionata. All’esterno veranda coperta arredata di tavolo e panche. Per gli ospiti delle casemobili una zona riservata in piscina con 2 lettini e 1 ombrellone per ogni mobile home compresi nel prezzo.