Ci sono persone che davanti ad un ostacolo non si fermano, ma l’osservano, lo studiano e poi agiscono:. Mauro Bilato, è esattamente uno di questi.
La sua storia inizia quando poco più che maggiorenne, con il supporto del papà, realizza il primo camper. “Un grande gesto di fiducia da parte di mio padre, che non potrò mai dimenticare nella vita” ci racconta Mauro. Era l’anno 1992 in cui espose il suo camper a Caravan Europa 92 a Torino: un furgonato su base Mercedes. Da quel momento la collaborazione con la stella a tre punte non finirà mai a tal punto che la stessa Casa lo premiò per la sua realizzazione. Questo premio spinse Mauro ad iniziare la sua attività di personalizzare e creare veicoli. Moltissime modifiche verranno effettuate nei successivi anni, su camper e su furgoni, portati da proprietari che desideravano avere un prodotto più vicino alle proprie esigenze. Oggi il 90% delle lavorazioni avviene su meccanica Mercedes dove si interviene sulle sospensioni, sul telaio, sino ad ottenere vere e proprie limousine, uffici mobili oppure veicoli dedicati alla pubblica sicurezza. Un’altra importante collaborazione, avviene con il marchio Goldschmitt che produce e commercializzata prodotti per personalizzare il proprio veicolo. Dopo pochissimo tempo, grazie alle numerose installazioni sui veicoli, il marchio tedesco, affida il mercato Italia a Mauro con il nome Goldschmitt Italia. Nasce cosi un ricco catalogo che comprende dal portamoto, alle sospensione d’aria passando per una serie di accessori utili come il gancio traino. La vera vittoria però è rappresentata proprio dal portamoto che sino al 2008 non era possibile installarlo in Italia; ma facciamo un passo indietro. Nell’anno 2007 Mauro Bilato, espone al Mondo Natura a Rimini, un poster con l’immagine di un portamoto, incuriosendo e scatenando molte domande da parte del pubblico. Purtroppo si rende conto che in Italia non è possibile commercializzarlo per una lacuna legislativa e quindi decide di ricorrere alla Comunità Europea, denunciando l’inerzia italiana. A febbraio dell’anno successivo la Comunità Europea conferma le ragioni di questo “Pioniere” e inizia la commercializzazione anche in Italia. Trascorrono altri quattro anni di grande successo commerciale del portamoto, sino a quando nel 2012, decide di avviare la progettazione e la costruzione di nuovi modelli di portamoto dal design del tutto italiano , offrendo cosi alla sua clientela disponibilità immediata di tutti i prodotti, offrendo cosi il miglior servizio come è sempre stato uno dei suoi obiettivi. Oggi la nuova sfida si chiama Remora, proprio come i pesci che seguono gli squali, solo che in questo caso è l’auto che segue il vostro camper. Si tratta di un sistema adatto per trainare un’auto senza necessità di un carrello. Il cuore del progetto, è un telaio ancorato alla parte anteriore dell’auto che viene agganciato al gancio traino della motrice. Si lascia l’auto in folle, la chiave inserita per sbloccare lo sterzo e nulla di più perché luci e indicatori di direzione funzionano da soli. Moltissimi sono gli utilizzi: camper , veicoli commerciali, veicoli da cantiere, o semplicemente un’auto possono trainare un’altra auto. Insomma, dite addio al carrello per trainare l’auto a seguito. Anche in questo caso la sfida è con la burocrazia e il vuoto legislativo nazionale, che invece a livello europeo non sussiste. E ancora una sfida, il Pioniere si è buttato nell’arena a ha portato avanti la sua battaglia.
Da Gennaio 2017 Remora è disponibile per il mercato italia ed è venduto da MEB SYSTEM SRL.
Per maggiori informazioni http://www.mebsystem.it/