Si chiama Tourneo Courier ed è il multispazio Ford adatto per il tempo libero.
Ammetto che appena visto mi è sembrato di vedere il Doblò: stesso taglio del montante parabrezza, stessa simpatia nelle forme e ingombri simili. Poi ho visto il frontale e il bicolore e non ho avuto dubbi sul marchio Ford. Ed è proprio il look che mi ha catturato: un misto tra suv e multispazio, il bicolore e linea di cintura laterale con quel gioco dei tre finestrini dove l’ultimo ha un vezzo quasi da sportiva. Insomma ho voluto toccarlo con mano e vedere se può essere veramente l’erede del Doblò con marchio Ford. Tourneo Courier è lungo 4,34 metri alto 1,82 offre tanto spazio a bordo: in particolar modo il vano bagagli, davvero generoso con 2900 dc3, ampio e regolare e con l’enorme portellone che si apre a soli 58 cm dal suolo. Seduti al posto di guida si apprezzano i sedili per comodità e il quadro strumenti di facile lettura. Non altrettanto intuitivo, a mio parere forse perché sono boomer, il display che ha troppe funzioni e si azionano con una procedura complessa, che distrae dalla guida. Su strada ho apprezzato la vivacità del suo piccolo propulsore 1000 di cilindrata ma che dispone di 125 cv e che si è attestato a con consumi sul misto sopra i 16 km con un litro di carburante. Per chi ha il caravan, la massa rimorchiabile è di 1000 kg. Se vi state domandando c’è anche diesel? La risposta è no: c’è solo 1.0 a benzina, col tre cilindri turbo da 125 CV e il cambio manuale a sei marce o robotizzato a doppia frizione e sette rapporti a richiesta. Davvero completa la dotazione a bordo si dal modello più semplice che costa 23.950 euro e che comprende anche computer di bordo, Hill Start Assist (Assistenza alla partenza in salita), sensori di parcheggio anteriori, sensori di parcheggio posteriori, servosterzo, telecamera posteriore, bracciolo sedili anteriori, presa a 12 Volt anteriore, presa a 12 Volt bagagliaio, sedile guida regolabile in altezza e sedile posteriore sdoppiato. In sintesi? Tutta la simpatia e praticità del Doblò sia esteticamente sia all’interno, ma il cuore batte solo con un propulsore e con appena 1000 km di massa rimorchiabile, ben lontano dal caro vecchio Doblò.