“Mi scuso se posso sembrare troglodita. È il primo anno che fittiamo e la depandanza è nuova nuova… finita a maggio...Qui non si accettano né animali, né gay” questa è stata la risposta ad una richiesta di affitto per le vacanze di una coppia di gay.
State tranquilli non è un extracomunitario che ha scritto il testo di cui sopra, ma un italiano che dovrebbe conoscere la lingua italiana. Come diceva la mia maestra: scrivi 100 volte affittiamo e non fittiamo, alla lavagna e non perchè sia errato, ma desueto il termine, non utilizzato nel resto della Penisola a tal punto da essere considerato sbagliato. Peggio se poi vogliamo scimmiottare un termine straniero come “dépendance” in depandanza, ma veniamo al concetto espresso. Chissà perchè quando leggo un “non si affitta e non si accettano” mi viene in mente mio nonno che quando arrivò a Torino, trovò i cartelli “non si affitta ai meridionali“. A pensarci bene però , la generazione dopo a madre (anni ’60) il divieto era “non invitarla alle feste perchè quella è meridionale” e la generazione ancora dopo, quella del sottoscritto (anni ’80), il commento era “meno male che il figlio non ha preso dalla madre, ma dal padre che è bergamasco”. Oggi con le parole del titolare della “depandanza” l’ago della discriminazione si è spostato sull’orientamento sessuale e sapete perchè? Perchè, non si vive più all’ombra, nascosti nei cimiteri, nei bagni delle stazioni, ma l’orientamento sessuale è diventato oggetto di trasmissioni televisive, di Gay Pride nelle città, di cronache nere e di matrimoni. Si sono sdoganati i comportamenti e le parole che sino a 40 anni fa erano tabù. Ed ecco che, piuttosto di trovarsi “piume e paillettes” per casa, si preferisce autoaccusarsi di “troglodita”. Nulla di più sincero da parte del titolare che forse è spaventato dai comportamenti estremisti presenti in troppi Gay Pride ripresi in televisione, non conoscendo la realtà di persone comuni e “normali”. Forse il salto da parte della comunità gay sarebbe proprio quello di non continuare con comportamenti “colorati” che spaventano l’uomo comune. Un po’ come il camperista che trova il divieto di sosta in parecchi comuni italiani. Un parallelo di idee, che trova le fondamenta nei comportamenti scorretti di alcuni possessori di camper e che non rappresentano la comunità di camperisti.
Questo è un posto dove andrei volentieri in vacanza!
anch’io con il mio camper, una coppia di amici gay appena sposati e il loro cane.
Non si capisce bene se il divieto deriva da la paura che icani ed i gay possano sporcare la dependanza ..come la chiama lui.da come si esprime sembrerebbe cosi’dato che come dice lui e’nuova nuova
Ma questa coppia quando prenota un alloggio esprime il loro orientamento sessuale?
Quando prenoto una stanza non comunico se sono etero o meno e nemmeno me lo chiedono… :-/
Mhà…
Infatti non l’ha dichiarato. E’ questa la discriminazione
Il proprietario, dopo aver ricevuto la prenotazione, ha dato un’occhiata al profilo Fb dei suoi futuri ospiti e dai loro post ha avuto l’impressione che fossero gay. Quindi ha inviato il messaggio “da troglodita”.