Il confronto che vi propongo è tra due auto ideali per la famiglia, ma per tipologia di prodotto sono differenti: Fiat 500 Living vs Opel Astra Sport Tourer
Una station wagon classica e pura Opel Astra, guidata da papà Fabio e mamma Lucia e dietro Carlotta e Fabietto; l’altra una monovolume estrosa Fiat 500Living, guidata da Cristiano e Paolo che convivono da 3 anni e seduti dietro ci sono Giulia figlia del primo matrimonio di Cristiano, Paco e Sami ovvero un gatto persiano e un cane labrador.
E’ un parallelo con parte dell’attuale politica italiana, tra la tradizione e l’innovamento dove tutti e due i nuclei cercano da un’auto spaziosa, molta vivibilità, bassi costi di gestione e una discreta massa rimorchiabile.
OPER ASTRA SPORT TOURER
Tradizione Tedesca
Da più di 20 anni ormai Opel identifica, nella media Astra, il suo cavallo di battaglia soprattutto nella versione wagon.
Apprezzata per lo spazio disponibile, questa nuova versione eredita dalla berlina l’aspetto elegante, slanciato e grintoso. Grazie alla lunghezza di 470 cm, offre un’abitabilità notevole per la categoria, soprattutto nei posti dietro, ove i seggiolini di Carlotta e Paolino riescono a trovare posto comodamente. La plancia è molto ben rifinita e caratterizzata da un disegno elegante e grazie anche alla consolle ricchissima di comandi (così affollata, però, che sulle prime disorienta), dà l’impressione di essere alla guida di un’auto di categoria superiore.
Su strada papà Fabio apprezza il brio del turbodiesel 1.7 CDTI da 131 CV che per quanto sia un po’ rumoroso, è progressivo nell’erogazione e in grado di riprendere, anche in salita e a pieno carico, senza costringere a usare troppo il cambio. Un plauso va fatto alla tenuta di strada grazie al Flex Rider un sistema che modifica istantaneamente l’assetto dell’auto intervenendo sul motore, lo sterzo, le sospensioni, l’ESP per adattare in tempo reale l’assetto dell’auto allo stile del guidatore e alle condizioni della strada. Tre quindi le modalità : Sport, Tour e Normal. In tutto viene enfatizzato dalle nuove sospensioni posteriori “watt-link” che grazie a due puntoni posti dietro l’assale posteriore, ogni eventuale spinta laterale viene compensata da una forza analoga sul lato opposto. Questo genera un’impeccabile stabilità dell’auto.
Infine mamma Lucia ha aperto prima il bagagliaio (vano con capienza da 500 a 1500 litri) scoprendo che il passeggino si sistema senza creare problemi alla spesa o alle valigie del fine settimana e poi dopo il borsellino per scoprire che con un litro di carburante l’Astra Sport Tourer ha percorso più di 22 km con il litro di carburante.
FIAT 500 LIVING
Estro e simpatia italiana
Uguale alla 500L fino alle portiere posteriori, la Fiat 500L Living si differenzia nella coda.
Cresciuta di una spanna rispetto alla L (per una lunghezza totale di 435 cm contro 415) è più corta della sua rivale tedesca. Nonostante ciò il bagagliaio è più grande (560-638 litri con i cinque posti in uso, e 1704 rinunciando alla seconda fila), talmente ampio che il cane Dalì e il gatto Torakiki, convivono senza litigare. Se poi quella una sera a cena si è in sette si possono ospitare due ragazzi nei due trapuntini a scomparsa che si trovano nel vano bagagli.
Internamente il grado di finitura è pari alla Opel, quello che la differenza è la luminosità grazie al grande tetto apribile il cristallo trasparente.
Paolo che è un taglia XL e applaude al fatto di non picchiare né le gambe né la testa all’interno dell’auto e soprattutto riesce a distendere le gambe senza schiacciare Giulia che siede dietro.
Proprio la ragazza si diverte a vivere la dotazione completa della versione Luonge che ha il navigatore integrato e compatibile con il suo smartphone e riesce persino a preparare un caffè espresso per papà Paolo, utilizzando il kit Lavazza disponibile come accessorio.
E’ così la Living è un’auto fuori dagli schemi comuni, ma che a pieni voti rientra nelle wagon tuttofare, un po’ come Paolo e Cristiano in cui la loro unione per quanto fuori dagli schemi, rientra il tutto e per tutto nella definizione di famiglia anche per l’ordinamento giuridico italiano.
Su strada Cristiano vuole capire se i 120 cv del turbodiesel, possano risolvere quelle situazioni di emergenza come un sorpasso o un cambio di corsia e la Living non si tira indietro. Anzi la potenza è disponibile sin dai regimi più bassi e questo permette di non avere il classico vuoto sino a quando non si inserisce il turbo. Ovviamente lungi da pensare di avere un comportamento sportivo nella Living si viaggia con un ottimo comfort e i vezzi corsaioli non si trovano né nel comportamento stradale, né 12,2 secondi necessari per raggiungere i 100 km/h.
Di contro il consumi hanno fatto sorridere Giulia, che si vede già aumentata la sua “paghetta” settimanale a fronte di una media di 22 km con un litro di carburante.
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