Il farmacista in campeggioCaldo, caldo, ma che caldo!!!

Caldo, caldo, ma che caldo!!!

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Il caldo è arrivato e si fa sentire parecchio. Ecco cosa sapere in caso di pericolo. Il farmacista risponde. 

Quarto appuntamento con il farmacista in camper e questa volta si parla di “caldo”. Arrivato da qualche giorno, può provocare seri danni e compromettere l’organismo. Ecco come e cosa fare.

Il colpo di calore e il collasso da calore sono le condizioni patologiche che si determinano per l’incapacità del nostro organismo a rispondere in modo adeguato alle variazioni ambientali. Queste sindromi non sono legate necessariamente all’esposizione al sole, potendosi manifestare anche in ambiente chiuso, ma sono provocate da condizioni ambientali di elevata temperatura esterna, ridotta ventilazione e soprattutto elevata umidità, che non consente all’organismo un’adeguata dispersione del calore corporeo attraverso la sudorazione.

Il COLPO DI CALORE è la più seria malattia da calore e si determina per l‘inefficienza dei meccanismi della termoregolazione, a cui segue una produzione di calore che eccede quello disperso. In altre parole si tratta di un disturbo causato da una temperatura troppo alta, associata ad un elevato tasso di umidità e alla mancanza di ventilazione, a cui l’organismo non riesce ad adattarsi. I sintomi più comuni sono:

  • alta temperatura corporea (41-43°C)
  • pelle calda e secca al tatto (la sudorazione è assente nel 50 per cento dei casi)
  • vertigini, mal di testa, agitazione, aggressività, allucinazioni che possono precedere la perdita di coscienza.

 Nel caso ci si trovi di fronte ad un paziente con un quadro simile è necessario trasportare subito la persona in un luogo fresco, ombroso e possibilmente ventilato. Va quindi sdraiata sulla schiena con le gambe sollevate. Per abbassare la temperatura è necessario eliminare gli abiti, immergere la persona in acqua fredda massaggiando la pelle e le estremità oppure esporre la persona a un ventilatore può andar bene un asciugacapelli ma solo se in grado di emettere aria non calda) e poi portare il paziente in ospedale il più rapidamente possibile. Se non si ha la possibilità di immergere completamente la persona in acqua fredda, con un asciugamano o un panno imbevuti di acqua fredda è necessario tamponare più volte il corpo del colpito allo scopo di far scendere la temperatura. Ogni volta che l’asciugamano diventa tiepido va nuovamente immerso in acqua fredda. Se possibile, è bene anche mettere una borsa di ghiaccio sulla testa.

Il COLLASSO DA CALORE  invece, si verifica in seguito ad un’eccessiva perdita di acqua e sali, tale da determinare una vera e propria disidratazione. Questa perdita può essere complicata dalla presenza di diarrea, evento piuttosto frequente all’inizio di un viaggio in un paese tropicale. Il collasso da calore può essere la conseguenza o di un’esposizione ad una temperatura ambientale eccessiva o di uno sforzo fisico intenso e prolungato in clima temperato. I sintomi caratteristici sono sudorazione abbondante, debolezza estrema, nausea e vomito (quest’ultimo aggrava la disidratazione), pressione bassa, aumento dei battiti cardiaci (il polso è rapido e sottile), respirazione rapida e temperatura corporea normale o leggermente aumentata. La pelle si presenta piuttosto umida e abbastanza fresca, quindi non secca e calda come nel colpo di calore. Per rimediare a questa situazione è soprattutto importante tener conto delle serie perdite di sali e di liquidi che si hanno nell’organismo, perdite che vanno sollecitamente reintegrate. La prima cosa da fare in caso di collasso da calore, quindi, è distendere il soggetto in un luogo fresco e tenerlo a riposo. Vanno poi somministrati integratori di sali minerali ed elettroliti.

Più raro rispetto al colpo di calore e al collasso da calore è il colpo di sole, che si può manifestare in seguito a un’eccessiva (diretta e prolungata) esposizione ai raggi solari. Il primo segnale del disturbo è un malessere generale e improvviso a cui seguono mal di testa, sensazione di vertigine, nausea, scarsa sudorazione. La temperatura corporea si alza, mentre la pelle appare secca e molto arrossata. La causa determinante non è, come nel colpo di calore, l’alta temperatura, ma l’azione dei raggi solari e le radiazioni infrarosse e ultraviolette sul capo. Anche in questo caso il paziente va lasciato a riposo in un luogo fresco e arieggiato e gli si devono applicare impacchi freddi per abbassare la temperatura corpore.

E’ buona norma PREVENIRE queste condizioni patologiche con semplici ma efficaci accorgimenti quali bere abbondati quantità di acqua (eventualmente integrata con opportune soluzioni saline), coprirsi il capo con un indumento che ripari anche il volto (la classica visiera!!) e, quando possibile, inumidire braccia e bambe con acqua fredda per rinfrescare tutto l’organismo. I punti più strategici sono polsi, avambraccia e ascelle dato che questi punti sono facilmente accessibili e nei quali passano vasi sanguigni sufficientemente gradi da rinfrescare l’intero corpo.

Credits foto: www.paginemediche.it e www.corso-antincendio.org

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