Ci sono città che pur non facendo parlare le pagine dei giornali, riescono a conquistare il cuori di chi le visita. Tra queste c’è Livorno.
Con i suoi circa 160.000 abitanti Livorno è in realtà la seconda città più grande della Toscana. Qui non incontrerete la storia, bensì il mare, perché Livorno è una città portuale dove regna un’ottima cucina di pesce, un affascinante quartiere stile veneziano con canali e spiagge che si estendono a sud della città. Tappa che vi consiglio di non saltare è l’Acquario sia per grandi che per piccini. Un’immersione senza bombole e costume, nella vita sottomarina, tra grandi tartarughe marine, gli squali pinna nera del reef, le bellissime meduse e molti altri pesci colorati e buffi. Dopo aver visitato l’Acquario proseguite la passeggiata siano alla Terrazza Mascagni, uno dei luoghi in assoluto più caratteristici e fotografati della città e che mi ha letteralmente conquistato. Lo scenografico belvedere che si affaccia sul lungomare ha una storia travagliata alle spalle e l’aspetto attuale è frutto di un grosso lavoro di restauro portato avanti verso la fine degli anni Novanta. Originariamente la terrazza risale al 1925, mentre è del ’30 la prima edificazione del caratteristico tempietto con la cupoletta sorretta da colonne a sezione circolare. L’una e l’altro, però, furono praticamente rasi al suolo durante la seconda guerra mondiale e poi solo successivamente con i primi lavori che ne ripristinarono l’aspetto, ampliandone le dimensioni, si diede il nome della piazza al compositore livornese. Da qui, lo sguardo spazia verso il Mar Tirreno, a cui sembra far da cornice la scenografica balaustra formata da oltre 4 mila colonnine. Il tipico aspetto a scacchiera della pavimentazione, invece, è dato da qualcosa come 34.800 piastrelle bianche e nere. Fermatevi in uno dei ristoranti che circondano la terrazza e godetevi del buon pesce cucinato alla livornese. Dopo pranzo, visitate il Museo Civico Giovanni Fattori, la cui sede (nell’ottocentesca Villa Mimbelli) basterebbe da sola a giustificare la tappa. Decorazioni, arredamenti, mobili richiamano immediatamente lo stile dell’epoca originaria del luogo. All’interno del Museo, troverete quadri di origine livornese e toscana, a partire da artisti come Enrico Pollastrini, Guglielmo Micheli, Ulvi Liegi, Oscar Ghiglia, Giovanni Bartolena e Mario Puccini. È al secondo piano sono ubicati i quadri più importanti, con le splendide opere di Fattori, di altri esponenti della scuola dei Macchiaioli come Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca e Giovanni Boldini, e qualche altra sala dedicata ai Postmacchiaioli e i Divisionisti. Infine proseguite la vostra passeggiata lungo i canali e attraverso il centro. Fermatevi ad ammirare le botteghe e l’assoluta senso si tranquillità che vi circonderà. Solo così riuscire a respirare l’atmosfera livornese.
Dove sostare con il camper:
Per sostare con il camper vi suggerisco: Area Camper Parco del Mulino.
Credits: www.themall.it
Io aggiungerei di soffermarsi nel ristorante composto da personale con la sindrome di down i quali hanno partecipato al programma televisivo “Cucine da Incubo” con Canavacciolo.