In camper con i bimbiGenova in un weekend

Genova in un weekend

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Tra una focaccia genovese, un buon vermentino e un bel piatto di trofie al pesto, Fabrizio Tosi vi porta a spasso a Genova. Seguiamolo nelle prossime righe.

Genova, la città superba famosa in tutto il mondo per avere dato i natali a personaggi storici come Cristoforo Colombo, la cui accogliente statua attende i visitatori in arrivo alla stazione di Principe, Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli – l’autore dell’inno nazionale – Paolo Villaggio e Fabrizio De André ci accoglie nel pieno della sua cultura. Questa tappa genovese, oltre a mettere in risalto alcuni aspetti della città, ha come protagonisti due luoghi simbolo: il palazzo della Loggia della Mercanzia in piazza Bianchi e l’antico porto. Queste due location sono note per essere il simbolo dell’ex repubblica marinara, soprattutto il palazzo dove nel medioevo avvenivano le trattazioni tra mercanti e banchieri data la vicinanza al porto e agli stretti vicoli, i carruggi, che ancora oggi collegano il centro al mare.
Come abbiamo detto sin dall’inizio, a Genova nacque, nel 1451, Cristoforo Colombo, la cui casa si trova alle spalle delle torri, nel quartiere di Portoria. Colombo, convinto di aver raggiunto le Indie attraversando l’Atlantico scoprì il 12 ottobre 1492 le Americhe, sbarcando sulle coste delle isole Bahamas. Il grande navigatore genovese di nascita, castigliano d’adozione diede inizio alla scoperta e poi al colonialismo del nuovo mondo, potenziando la fama della sua città alla quale rimase sempre legato, oltre a quella della corona di Castiglia. Oggi a distanza di secoli, tra le mura del palazzo è stata aperta – da diversi mesi – una mostra del cinema americano dove sono esposte le statue di alcuni personaggi nati in USA, ma apprezzati anche in Italia, soprattutto per quanto riguarda la fantascienza.
Tra le mura della Loggia infatti è possibile visitare la mostra “Cinepassioni – storie d’immagini e collezionismo” che vanno a consolidare un forte legame tra la città di Genova e il cinema statunitense.
Il tutto grazie ad un’idea del comune che a breve aggiungerà anche personaggi e mostre del cinema italiano. Come riportato da una delle addette, si spera di vedere presto un qualcosa che riguardi Paolo Villaggio e Fabrizio De Andrè, i migliori rappresentanti della cultura genovese, ma adesso torniamo a noi e raccontiamo cosa c’è all’interno del palazzo.
Entrando notiamo una statua di Gollum, l’antagonista del Signore degli Anelli con le sue labbra pronte a pronunciare la sua tipica frase: “il mio tesoro!” affiancato dai protagonisti della saga di Star Wars.
Il solo ingresso è capace di catturare l’attenzione di grandi e piccini, soprattutto per coloro che sono nati dagli anni 70 in poi e cresciuti con il mito di guerre stellari e del signore degli anelli. Io e il mio amico Rob invece siamo due appassionati di fumetti e, come ci siamo voltati sulla nostra destra, a poca distanza dalla cassa, abbiamo notato due grandissimi eroi della DC, mandati direttamente dagli studios di Los Angeles, Batman e Superman. Le due “cere” ( se così possiamo definirle) rappresentano i volti dei due eroi interpretati da Christian Bale ed Henry Cavill e lo possiamo notare dalle tipologie di costume indossate. Entrando nel bel mezzo della “mostra – labirinto” possiamo notare anche una delle prime macchine da presa. Proseguendo il giro notiamo un altro eroe della DC, anche se appartenente al mondo dei criminali: il Joker. Non tutti forse ricordano che il primo Joker dei film di Batman era interpretato dal mitico Kack Nicholson, seguito poi dall’ultimo Joker interpretato nel 2008 dall’attore australiano Heat Ledger prematuramente scomparso poco dopo la fine delle riprese. Per gli amanti Marvel troviamo invece statue raffiguranti Spiderman ( sia quello interpretato da Tobey Maguire che quello di Tom Holland), Goblin, Thor – anche se solo il volto – Hulk e altri eroi della casa creata da Stan Lee. Da amante di Batman posso assicurare che sono rimasto colpito dalla statua del Pinguino, antagonista del film “Batman, il ritorno” del 1992, interpretato da Danny De Vito. Da notare una statua rappresentate la grande Marilin Monroe, il mostro resuscitato da Frankenstein e il grande gorilla di King Kong. Proseguendo possiamo notare anche la presenza degli storici personaggi dei “Looney Tunes” come Gatto Silvestro, doppiato in Italia da Gigi Proietti, Willy il Coyote, Tasmania e il canarino Titti. La cosa più bella però è al centro del museo: un panorama della Gotham notturna con Joker e Batman pronti ad attaccarsi per uno dei loro infiniti duelli.
Andando verso l’uscita troviamo un altro personaggio amato dai giovani: jack Sparrow, il pirata interpretato da Johnny Deep e, per gli amanti delle saghe, le miniature raffiguranti i personaggi di Harry Potter e del Signore degli Anelli che hanno fatto impazzire vecchi e giovani.
Andando verso l’uscita possiamo notare una frase di George Lucas: “il segreto del film è che sono un’illusione”. Teoricamente non avrebbe tutti i torti, ma se un film è ben fatto non è un solo un’illusione, ma un grande spettacolo capace di attrarti nel suo piccolo mondo e di farti sentire come uno dei protagonisti. Parlando con gli operatori ci siamo resi conto che questo connubio “Loggia – Cinema” è stata un’idea vincente che sta incrementando il turismo in una bella città di mare dove si può passeggiare a tutte le ore, indipendentemente dalla stagione invernale. Genova infatti gode di un ottimo clima, peccato che con la pioggia diventi peggio di Roma, ma che ci dobbiamo fare, la natura è natura.
Dopo questa bella passeggiata in una piccola Hollywood ligure abbiamo avuto modo di parlare con alcuni membri dello staff, i quali si sono dichiarati entusiasti di aver contribuito a rendere la loggia un edificio con solide basi nel passato, ma con uno sguardo verso il futuro. Un futuro che speriamo di vedere presto rappresentato con alcune icone del nostro cinema.Uscendo dalla Loggia ci siamo diretti verso il porto dove ci attendeva un grande vascello, noto per essere stato usato nel 2011 come la Jolly Roger di Capitan Uncino nel film Neverland – La vera storia di Peter Pan. Entrare nella nave è stato sinonimo di tuffo nel passato; un passato nel quale Genova ricopriva il ruolo della regina dei mari. La nave infatti è perfettamente navigante. Con 20 km di cordame, per 11 tonnellate complessive e 4500 metri quadri di superficie velica è possibile navigare a 5 nodi. La sua lunghezza è di 63 metri. La nave è stata costruita inizialmente come set cinematografico, in Turchia nel 1986 ed è stata poi portata al porto antico di Genova. Gli alberi, i cannoni, le vele, il timone sembrano trasportare il visitatore nell’epoca delle grandi battaglie navali dove la pirateria era all’ordine del giorno. Arrampicarsi in cima all’albero maestro con un cannocchiale in mano permette di vedere meglio la Lanterna e l’orizzonte; un orizzonte che, al giorno d’oggi, sembra essere ancora lontano, soprattutto per i giovani.
Genova è stata per anni una delle città del triangolo industriale. Un triangolo che purtroppo si è rotto e anche qui, nonostante l’alto afflusso turistico, ci sono molti precari e tanti altri problemi legati a quest’Italia
di oggi che sembra non andare. Un ultimo luogo da visitare è sicuramente via XX settembre che dalla centralissima piazza De Ferrari porta direttamente all’arco di trionfo. Un arco in stile neoclassico dedicato ai caduti di Genova che ricorda le vittime della prima guerra mondiale. Dall’arco è possibile salire verso un belvedere e notare una scalinata con le 3 caravelle disegnate.
Dall’alto di piazza De Ferrari vediamo una statua di Garibaldi, natio di Nizza, allora appartenente alla Liguria e, all’interno di Palazzo Ducale, lo scudo di San Giorgio sorretto da due grifoni. Questo scudo con i due animali mitologici è il simbolo della città di Genova; una città che si spera possa ritrovare un altro risorgimento tornando ad essere così un grande polo della nostra Italia, magari ampliando il numero dei turisti o degli investitori stranieri rafforzando così questo legame internazionale, soprattutto con le Americhe scoperte proprio da un genovese.

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