Se la vostra meta per un weekend è Torino, vi suggerisco tre luoghi da visitare, uno dei quali per fuggire dal caldo.
Dopo le Olimpiadi del 2006, la città di Torino ha cambiato volto. Dismesso i panni di città operaia all’ombra della Fiat, è risorta in tutto il suo splendore. Già altri articoli vi ho parlato di Lei, del suo tessuto sociale, i musei e l’enogastronomia: cliccake QUI per leggerli. Oggi vi porto a scoprire tre luoghi che solo un torinese vi può raccontare. Uno di questi se soffrite il caldo è perfetto per trovare un po’ di frescura e una vista “fotonica”.
1- Villaggio Leumann: in una zona tranquilla, lontana dal centro città, si trova il Villaggio Leumann, un quartiere operaio dell’800 in cui edilizia industriale ed arte convivono in modo strepitoso. Entrare in questo villaggio in stile liberty è come essere catapultati all’interno di un set cinematografico di fine ottocentro. Tutto ha origine nel 1875, quando l’imprenditore svizzero Leumann acquistò 60.000 mq di terreno per realizzare una fabbrica di cotone e un vero e proprio villaggio costruito ad hoc per i suoi operai. In tal modo gli operai disponevano di una propria casa con giardino in comune, di una chiesa, di una scuola, di un ufficio postale e deo servizi utili per lo svolgimento della vita quotidiana. Ad oggi, sono quasi un centinaio le persone che abitano all’interno del Villaggio Leumann esi organizzano un sacco di eventi e di manifestazioni. Come arrivarci? Seguire Corso Francia sino al comune di Collegno – Corso Francia, 347
2- Riempiamo la dispensa del camper. Non c’è torinese che almeno una volta non sia andato al mercato di “Porta Palazzo”. Rappresenta sicuramente la trasformazione della cittòattraversi i decenni. Si chiama Mercato di Porta Palazzo – Borgo Dora ed è l’area mercatale all’aperto più grande d’Europa. Durante gli anni del boom del secolo scorso, divenne il luogo di ritrovo principale dell’immigrazione del sud Italia, quella manovalanza di Fiat e indotto. Poi negli anni 80 divenne il polo maggiore dell’immigrazione extraeuropea. Quest’ultima creò non pochi problemi di sicurezza a tal punto che l’amministrazione comunale decise di iniziare un progetto di riqualificazione e trasformazione urbana funzionale all’appuntamento delle Olimpiadi Invernali 2006. Fu la vera svolta per la città quell’appuntamento e anche Porta Palazzo cambio volto. Oggi ci sono più di 1000 ambulanti presenti per un giro di visitatori che supera le 100.000 presenze settimanali. Carne, pesce, ortofrutta, abbigliamento, calzature, elettronica, prodotti tipici e tanto altro. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, le tasche e le etnie.
3- Fuggiamo dal caldo e andiamo alla Sacra di San Michele. Considerata la porta di accesso alla Val di Susa, la Sacra di San Michele è un’antichissima abbazia costruita tra il 983 e il 987 sulla cima del monte Pirchiriano, a circa 40 km da Torino. Da qui, potete osservare sia la vista sulla valle sia sulla città di Torino. Riconosciuto monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller Il nome della Rosa, al suo interno sono sepolti membri della famiglia reale di Casa Savoia. La Sacra dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, difensore della fede e popolo cristiano, s’inserisce all’interno di una via di pellegrinaggio lunga oltre 2000km che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia. La Sacra di San Michele offre al visitatore incontri, eventi e percorsi accompagnati a cura della Comunità religiosa, dei fedeli e dipendenti durante tutti i mesi dell’anno. Dove sostare con il camper, la caravan o la tenda? Presso il Camping Bella Torino Via Grange, 71, 10044 Pianezza TO
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