Una delle mete più suggestive del sud Italia: il Cristo Redentore a Maratea
Se decidete di organizzare le vacanze a Maratea, oltre a godervi il mare davanti alla piazzola se sostate al Villaggio Maratea, organizzare un volo in deltaplano e andare alla ricerca di spiagge e grotte, non potete farvi sfuggire un trekking sino alla statua del Cristo Redentore. Giunto da Biella nel 1953 per motivi imprenditoriali, il Conte Stefano Rivetti di Val Cervo rimase talmente tanto affascinato da Maratea che decise di investire in questo territorio per valorizzarlo a suo modo. Ideò e finanziò così, con l’aiuto della cassa del Mezzogiorno, quello che poi sarebbe diventato il fulcro del turismo marateota: la statua del Cristo Redentore di Maratea.
Nel 1957 il Conte affidò il progetto ” Il Cristo di Maratea ” o il Cristo Redentore all’artista fiorentino Bruno Innocenti e all’ingegnere Luigi Musumeci, i quali individuarono sulla cima del monte San Biagio il luogo ideale per collocare la statua, proprio di fronte all’antica Basilica del Santo patrono Biagio. Da sempre punto di riferimento per la popolazione, la vetta del monte inizialmente ospitava una croce di ferro battuto costruita nel 1907 per ricordare la resistenza marateota all’attacco dei soldati francesi del 1806. I lavori di costruzione cominciarono nel 1963 e ci vollero circa 3 anni per completare l’opera, conclusa nel 1965. Il risultato finale fu un’imponente statua, con numeri impressionanti, circa 21 metri di altezza, 19 metri di apertura delle braccia, 3 metri di altezza per la testa e ben 400 tonnellate di peso complessivo. Tutto questo unito per creare una struttura di cemento armato rivestito da un impasto di cemento bianco e marmo di Carrara, sorretto da uno scheletro d’acciaio che affonda le proprie fondamenta a diverse decine di metri di profondità. Ciò che però cattura l’attenzione di tutti coloro che giungono per la prima volta, o anche le volte successive, ai piedi del Cristo Redentore, sono i dettagli come ad esempio le braccia sono rivolte verso l’alto e leggermente piegate, spalancate in un gesto che richiama la preghiera del Padre Nostro oppure il volto, dietro cui si nascondono due sorprendenti particolari. La sua direzione è celata da un accenno di manto sulle spalle e dal braccio destro leggermente più alto di quello sinistro, così che, osservando la statua dal mare si crei un’illusione ottica. Infine vi consiglio di arrivarci a piedi oppure con l’autobus e in questo caso godervi il panorama della strada a forma di serpente.
Per sostare in camper o soggiornare in bungalow, potete scegliere Villaggio Maratea
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