Secondo appuntamento per “l’angolo donna” con un’intervista davvero speciale. Anna Ferrino, amministratore dell’omonima azienda familiare, si racconta nelle prossime righe. Seguitemi
Sarà che la mia prima tenda da campeggio a 15 anni, fu una Ferrino o perché ancora oggi dove il camper si ferma la tenda prosegue, resta il fatto che per me è un vero onore intervistare Anna Ferrino, l’erede che guida il marchio di famiglia. Cinque domande per scoprire chi è Anna Ferrino il suo legame con il mondo outdoor, come e quando arriva in azienda e i progetti futuri. Un’azienda fondata nel 1870 e che, a mio parere, resta un orgoglio tutto italiano.
Anna, quando sei arrivata in Ferrino? Entro in azienda nel 2005, dopo un’esperienza ventennale nella distribuzione di marchi esteri in Italia . Prima in una realtà francese, la Gaillard,di Rouen, in Normandia, per la quale distribuivo tessuti per sportswear ai marchi italiani. Fu la base di partenza per la strada verso il marketing e l’area commerciale e soprattutto ebbi la fortuna di lavorare al fianco di persone geniali in un momento molto favorevole per il mercato. Lasciata la tessitura Gaillard , la distribuzione di Columbia, un colosso dello sportswear outdoor di Portland, in Oregon. Dieci anni estremamante interessanti e produttivi , in cui dovetti lanciare il marchio in Italia e occuparmi della distribuzione attraverso una rete di vendita. Professionalmente fu davvero molto importante, rapportarmi con una “grande” del settore.
Quale rapporto hai con il campeggio e la vacanza open air? Sin da piccola con mio padre e la mia famiglia andavamo in campeggio , poi in età adulta e con il mio lavoro, ho meno tempo libero per vivere l’outdoor come vorrei . Per Ferrino la stagione estiva è quella più operosa , abbiamo molti eventi e manifestazioni e quindi meno tempo per vivere le mie avventure . Da ragazzina passavo lunghi periodi in montagna e facevo bellissime gite e bivacchi ora lo faccio assai meno nel poco tempo libero che riesco a trovare . E poi amo molto scoprire nuovi luoghi abbracciando ogni tipologia di veicolo e mezzo, purchè si mantenga in contatto con la natura.
Quale prodotto identifica maggiormente il marchio Ferrino? Nell’immaginario collettivo Ferrino e’ sinonimo di tenda e io sono felice di questo poiche’ la tenda non e’ solo un oggetto straordinario ma uno stile di vita libera , mobile , avventurosa , sostenibile che rispecchia perfettamente la mia personalita’ . La tenda Ferrino si abbina spesso alla figura di Reinhold Messner che e’ stato per il nostro brand un ambassador fondamentale che dal finire degli anni Settanta con le sue straordinarie spedizioni in alta quota, avvicina la gente comune alla montagna facendo esplodere il fenomeno dell’outdoor . Con il mio arrivo in azienda, la sfida fu quella di ampliare il raggio di azione del marchio anche all’abbigliamento e alle ciaspole , una gamma completa per vivere la vacanza outdoor e il contatto con natura. Oggi il prodotto Ferrino rappresenta un ottimo rapporto di funzionalita’ , qualità e prezzo. Un prezzo di acquisto non entry level, che trova le sue ragioni nella qualità dei tessuti, delle cuciture. nel numero delle tasche presenti nei nostri zaini. Ecco forse proprio nello zaino vedo il nuovo simbolo di Ferrino. Non ultimo la vasta gamma di accessori per il tempo libero, che continua a crescere di articoli dedicati a chi come me ama la vacanza open air in ogni sua forma: dall’attrezzatura e gli accessori da campo, dal sacco a pelo agli zaini tecnici, l’abbigliamento da montagna, da arrampicata e quello per la classica gita fuori porta.
Dove nasce un prodotto e Ferrino si può considerare un marchio tutto italiano? Io sono la quinta generazione, partendo dal fondatore il mio trisavolo Cesare Ferrino, sino a mio padre Alberto Ferrino che nel 1971 decide di cedere parte delle quote a un amico, Edoardo Rabajoli diventando così soci.I nostri prodotti vengono progettati tutti in Italia nella nostra sede di San Mauro Torinese che è interamente alimentata a energia solare e dove lavorano 57 persone . Un team dedicato, segue lo studio e la progettazione , sino al prototipo che viene confezionato internamente e dato in prova ai tester x verificare che soddisfi a pieno le esigenze del tipo di utilizzatore per il quale e’ pensato . Una volta superata la fase di test sul campo e ultimato il prototipo definitivo , questo viene prodotto in serie in Asia. Nel nostro stabilimento di San Mauro , c’è anche un reparto di produzione interna di tende x collettivita’ e altri equipaggiamenti per emergenze umanitarie, che forniamo ai migliori enti che operano in questo settore .
Quali sono i progetti futuri per Ferrino? Oggi Ferrino è presente in 40 mercati dove si avvale di distributori locali, la sua quota di esportazione è del 50%. Il mio obiettivo e quello del team che coordino è quello di crescere nel mercato estero attraverso prodotti che rispondano alle esigenze dei principali mercati in cui operiamo rendendo il marchio sempre più capace di proporre prodotti performanti per chi , come me , desidera vivere all’aria aperta ma ben protetta e con il massimo comfort .